venerdì 22 ottobre 2010

La Conferenza degli stati musulmani contro la minaccia atomica sionista

Il professor Ekmeleddin Ihsanoglu, capo della Conferenza dei paesi musulmani (OIC), ha enfatizzato il bisogno di continui sforzi verso il disarmo nucleare e la non-proliferazione di tecnologie atomiche a scopi bellici, significando il bisogno di un approccio globale alla questione, con misure che garantiscano un equilibrio bilanciato e non discriminatorio.
Il professor Ihsanoglu, segretario-generale dell'OIC.
Durante un discorso rivolto a un forum sulla non-proliferazione nucleare tenutosi nella capitale egiziana del Cairo lo scorso martedì il segretario-generale dell'OIC ha respinto le "preoccupazioni per la sicurezza" accampate da acclarate potenze nucleari che si trovano a spingere per la non-proliferazione verso altri paesi, con l'esplicito obiettivo di mantenere intatti i loro arsenali.
Mordechai Vanunu, il tecnico nucleare israeliano che per una crisi di coscienza allertò il mondo sul crescente arsenale atomico sionista. Ancora oggi é perseguitato dalle autorità israeliane per il suo gesto coraggioso.
"Il possesso di armi nucleari da parte del regime sionista", ha detto Ihsanoglu "costituisce una serissima minaccia alla sicurezza dell'intera regione e alla pace internazionale. Israele dovrebbe disarmare le proprie testate nuceari e unirsi alla comunità di stati firmatari del TNP, prima di poter indicare obiettivi di non-proliferazione nel Medio Oriente".

Un Medio Oriente privo di armi nucleari, ha aggiunto, sarebbe un fenomenale incentivo agli sforzi per la pace e la coesistenza sicura fra gli stati della regione.

D'altro canto, ha infine concluso, lo sviluppo di tecnologia nucleare per scopi medici ed energetici é diritto di qualunque stato e qualunque popolo; l'OIC sostiene ed incoraggia i propri stati membri a perseguire la strada della ricerca e dello sviluppo anche sul sentiero del nucleare.
La Repubblica iraniana viene accusata da Israele, potenza nucleare illegale, di costituire una "minaccia" per il suo programma atomico pacifico. Purtroppo la forza della lobby ebraica dei media consente tali grossolane mistificazioni della realtà.
La Repubblica iraniana, spesso al centro di campagne di propaganda orchestrate da Israele e dalla lobby sionista attiva negli Usa e in Europa, per un suo "presunto" programma nucleare militare (mai provato da tutte le inchieste IAEA) é firmataria del TNP fin dagli anni '70; Israele invece, potenza nucleare "illegale" e proliferatore di tecnologie nucleari verso il Sudafrica dell'apartheid e la dittatura dei generali argentini, rifiuta di sottoscrivere il patto anti-proliferazione.

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