sabato 18 dicembre 2010

Boicotta, disinvesti, sanziona! Deragliamo il progetto dell'Alta Velocità israeliana, che espropria terra ai palestinesi!!


Nel disperato tentativo di tenere in piedi l'impostura di essere uno stato "moderno e avanzato" Israele ha finora sperperato oltre tre miliardi e trecento milioni di nuovi shekel (circa 700 milioni di Euro) nel progetto di una linea ferroviaria ad alta velocità che unisca Gerusalemme a Tel Aviv. Nello scorso mese di Novembre, nel tentativo di tagliare i costi ormai quasi insostenibili del progetto (per un'economia israeliana colpita duramente dalla crisi e dai successi del boicottaggio internazionale) i vertici della società costituita "ad hoc" per la sua realizzazione hanno approvato una "scorciatoia" che porterà i binari della linea ad attraversare una vasta estensione di territorio Cisgiordano.

Una seconda alterazione alla linea, che coinvolgerà altra terra palestinese, é stata altresì approvata, per "risparmiare" a cittadini israeliani "l'incomodo" di vedere il treno ad alta velocità passare vicino alle loro case e sui loro terreni. Queste decisioni dimostrano tutta l'ipocrisia e l'insincerità del regime dell'Apartheid, sempre pronto a far pagare ai Palestinesi il prezzo dei suoi errori, delle sue inefficienze, dei suoi sprechi. L'occupazione di terreno palestinese per le opere connesse alla ferrovia (opera che beneficerà solo e solamente cittadini israeliani) é palese esempio della pratica di espropriazione, pulizia etnica e segregazione volta a rinforzare sempre più il predominio sionista e impedire che i Palestinesi possano esercitare i loro diritti sulla loro terra.

Il Comitato nazionale palestinese per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni a Israele ha esteso quindi un richiamo a tutte le Organizzazioni e gli attivisti internazionali del Movimento BDS per iniziare opere di pressione contro tutti i partner internazionali degli israeliani in quest'opera, per costringerli attraverso un forte danno di immagine pubblica a imporre un ritorno al tracciato originale o, in alternativa, ad abbandonare ogni cooperazione al progetto.

Gli obiettivi sono: Pizzarotti&C. s.p.a, DB International, HBI Haerter, AB Plan, Parsons Brinckerhoff e Moscow Metrostoy. Particolarmente urgenti sono le azioni contro Metrostoy e DB, visto che le aziende (a partecipazione pubblica) stanno prendendo parte a un'opera che contravviene palesemente agli impegni europei e russi per la soluzione negoziale della questione dei Territori Occupati, prefigurando un ulteriore esproprio di terra palestinese che rafforzerà la presenza israeliana su di essa.

L'appello, ovviamente, é anche rivolto a tutti i cittadini israeliani amanti della democrazia, della pace e della giustizia, affinché offrano il loro prezioso contributo "da dentro", significando al Governo tutta la loro opposizione a questa progettata infrazione delle norme di Diritto Umanitario e della Convenzione di Ginevra, di cui Israele é sottoscrittore.

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