martedì 14 dicembre 2010

Emergenza Medica a Gaza! Droghe per chemio, medicinali per diabetici, malati di reni e bambini stanno terminando!!


Gli effetti del brutale assedio sionista, che ha trasformato l'intera Striscia di Gaza in un colossale ghetto, vanno facendosi sentire sempre più dopo 4 anni di escalation ininterrotta: se contro la scarsità di cibo l'ingegno e l'industriosità palestinese hanno saputo mobilitarsi con gli orti urbani e l'allevamento casalingo di volatili e conigli i pettoruti e satolli generali di Tsahal intensificano il ritmo degli attacchi contro quegli obiettivi che in un fazzoletto di terra isolato come Gaza é difficile riparare o sostituire, come la centrale elettrica colpita giorni fa, e la morsa del blocco viene inasprita dismisura contro quei generi che devono giocoforza venire importati dall'esterno.

Come ad esempio i medicinali.

Il Ministero della Salute del legittimo Governo palestinese espresso da Hamas ha comunicato che le scorte di alcune droghe salvavita come quelle per la chemioterapia, quelle contro il diabete e le malattie renali, nonché altri generi di farmaci utili per contrastare malattie infantili potenzialmente anche molto pericolose (oltre il 50% degli abitanti di Gaza ha meno di 20 anni) sono praticamente esaurite: "raschiamo il fondo del barile, possiamo garantire assistenza ai nostri malati ancora per pochi giorni, poi non sappiamo cosa potrà accadere".

Gaza ha moderne strutture sanitarie e team di chirurghi, specialisti, medici generici e infermiere e infermieri professionali da fare invidia a una qualunque metropoli europea o nordamericana, ma a garantire un buon servizio sanitario non bastano conoscenze e professionalità, servono anche medicine ed equipaggiamenti, alcuni dei quali sono usa-e-getta o si consumano e usurano molto rapidamente: attualmente le strutture cliniche della Striscia hanno bisogno anche di respiratori, provviste per anestesia, chiodi per chirurgie ortopediche, anche filo da sutura.

Il dottor Mounir Al-Parch ha accusato Fatah, fazione che dopo il fallito colpo di stato del 2007 ha preso il controllo della Cisgiordania, di aver trasferito da Ramallah a Gaza meno del 37 per cento dei rifornimenti medici pattuiti secondo il bisogno calcolato per il 2010, causando così la grave crisi attuale, di cui rischiano di pagare le conseguenze i bambini e i malati cronici.

Dall'inizio dell'assedio sionista oltre 120 cittadini di Gaza sono morti per malattie che, senza l'assedio, avrebbero potuto benissimo essere curate, come la piccola  Nasam Abu Lashn, perita di leucemia mentre le autorità dell'occupazione militare israeliana si baloccavano coi permessi compilati da suo padre per ottenere un visto umanitario con cui poterla far curare in Cisgiordania.

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