martedì 28 dicembre 2010

Hezbollah ed Esercito libanese smantellano rete spionistica israeliana nello Chouf!


I servizi segreti militari libanesi, agendo in cooperazione con le forze della Resistenza guidate dal partito Hezbollah, hanno smantellato, fra domenica e ieri, una serie di sofisticate apparecchiature di ascolto e intercettazione piazzate nell'area di Tawmat Niha sul massiccio dello Chouf, arrestando tre personaggi coinvolti nella loro installazione, sospettati di far parte di una rete di spionaggio israeliana.

Il quotidiano An Nahar ha rivelato che i sistemi elettronici smantellati permettevano di monitorare la valle della Bekaa e la zona costiera fra Sidone e Jbeil e che la cooperazione delle forze di Hezbollah é stata "determinante" per la scoperta e la rimozione degli stessi. Qualche settimana addietro altri apparecchi installati da agenti israeliani erano stati rimossi dalla cima del Monte Sannine (a Nordest di Beirut) e dalle pendici del Monte Barouk, a Est della capitale.

Diverse personalità politiche libanesi con esperienza di intelligence militare come l'ex maggior generale Hicham Jaber (capo di "H&D" - Centro studi mediorientale per le Pubbliche Relazioni), l'ex Ministro della Difesa ed ex Ministro dell'Informazione Albert Mansour e il membro del Parlamento Qassem Hashem hanno rilasciato dichiarazioni in merito all'accaduto lodando l'efficienza delle Forze di difesa nazionale nello smantellare le reti di ascolto installate da agenti sionisti, mettendo in guardia contro l'eccessiva privatizzazione del settore delle telecomunicazioni e sottolineando l'efficacia della cooperazione fra Hezbollah ed Esercito.

Pochi giorni fa, un'operazione israeliana volta a costruire una simile rete di intercettazione in Egitto era stata "bruciata" dal "Mukhabarat" del Cairo; le prime indagini avevano rivelato come l'egiziano reclutato dal Mossad avesse ricevuto istruzioni di verificare la possibilità di approcciare personale con contatti in Siria e Libano, a dimostrazione di quanto il Paese dei Cedri rimanga oggetto delle attenzioni spionistiche dello Stato ebraico.

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