giovedì 9 dicembre 2010

In Israele monta il razzismo: "Fatwa" rabbinica contro chi affitta agli arabi!

Shlomo Aviner, estensore del documento razzista, raffigurato a sinistra nella foto.
Dozzine di rabbini israeliani hanno emesso un comunicato in cui sconsigliano ai loro fedeli di vendere o affittare le loro proprietà immobiliari agli Arabi. Il documento ha valore Halachico, cioé é l'equivalente di una "Fatwa" per i seguaci della religione giudaica ed é stato diffuso tramite la Radio ufficiale dell'esercito israeliano, nella giornata di avantieri, martedì 7 dicembre.

"I vicini e i conoscenti di chi vende o affitta appartamenti ai non-Ebrei (quindi ai Musulmani, Cristiani, Drusi e aderenti di altre sette religiose presenti in Palestina) devono avvertirlo del suo "fallo", tenersi a distanza da lui e non condurre nessuna relazione o affare con lui, fino a che persisterà nella sua condotta"; così recita l'Halach dei rabbini, che come vediamo stabilisce immediate "sanzioni" contro chi si 'macchi' della grave colpa.

"Chi vende o affitta agli Arabi, causa il deprezzamento degli immobili di tutta la comunità circostante...chi permette questo deprezzamento causa una grande perdita ai suoi vicini e il suo peccato é molto grave"; a questo punto siamo confusi, non sappiamo più se stiamo leggendo un comunicato religioso o il promemoria di un'agenzia immobiliare che sconsigli di accettare locatari 'indesiderabili'.
Veduta aerea dell'insediamento illegale di Beit El, costruito interamente su terra Palestinese rubata.
Shlomo Aviner, rabbino capo dell'insediamento ebraico di Beit El, costruito su terra rubata ai Palestinesi presso la città cisgiordana di Ramallah, era fra i 50 sacerdoti giudaici firmatari dell'Halach. Esso si ricollega a quello emesso dai rabbini di Safed, la città di ultraortodossi che ha "dichiarato guerra" a un sopravvissuto della Shoah che ospita in un suo appartamento tre educati, onesti e decenti affittuari palestinesi.
Eli Tzvieli, sopravvissuto alla Shoah di 89 anni, viene perseguitato dai vicini perché affitta una stanza a tre studenti palestinesi.
Questi fatti denotano il crescente trend verso il razzismo e la discriminazione nella società israeliana, un trend che sicuramente trae linfa vitale e forza dal diffuso clima di impunità e spalleggiamento delle autorità ufficiali per i più intollerabili episodi di segregazione e apartheid.

Immaginate lo stesso evento in Europa, se 68 preti cattolici o pastori protestanti firmassero appelli ai fedeli per scoraggiarli dall'accettare inquilini ebrei!!! La reazione delle varie lobby dell'informazione e della politica sarebbe immediata e devastante, i sacerdoti sarebbero denunciati, si terrebbero conferenze, marce, tavole rotonde e sit-in di protesta.

Invece, se la stessa cosa succede in Israele contro Arabi...niente.

E' un po' ingiusto? O no????

1 commento:

  1. Il razzismo ebraico è "kosher", l'unico razzismo politicamente corretto (assieme all'islamofobia) che vige in Occidente.

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