martedì 28 dicembre 2010

Reportage esclusivo!! La polizia di Gaza onora i caduti nel secondo anniversario del 'pogrom' sionista!


La forza di polizia di Gaza, che cerca di mantenere la popolazione palestinese nella sicurezza persino sotto l'oppressiva cappa dell'assedio sionista, ormai prossimo a entrare nel quinto anno di durata, ha commemorato con una cerimonia pubblica i militi caduti sotto le granate e le cannonate del violentissimo "pogrom" militare scatenato esattamente due anni fa dalle forze armate dello Stato ebraico.

Dediti a proteggere e servire la popolazione civile della Striscia era fatale che i poliziotti di Gaza fossero fra i primi a subire perdite in una campagna militare che, venendo condotta secondo le "istruzioni" della criminale "Dottrina Dahyia" non cercava di colpire le forze armate di Hamas, ma anzi, si concentrava contro obiettivi civili per cercare, di converso, di creare problemi all'autorità e alla popolarità del movimento di Resistenza.

Fra i cinquecento uomini in uniforme che sacrificarono la vita durante l'attacco di "Piombo Fuso" (su circa 1450 vittime) circa un decimo facevano parte della polizia, mentre gli altri erano parte delle brigate Al-Qassam e di altre organizzazioni militari o paramilitari di altre frazioni della Resistenza palestinese (come le Brigate Salah-ad-Din, le Brigate Ali Abu Mustafa, le Brigate di Resistenza Nazionale e l'ala militare della Jihad Islamica). Come si può notare l'attuale strategia di attacco israeliana uccide circa due civili per ogni militare/miliziano colpito.

Fra i mille civili massacrati dallo Stato ebraico durante il "pogrom" contro il ghetto di Gaza 313 avevano meno di 17 anni.

50 di essi avevano meno di 5 anni.

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