sabato 22 gennaio 2011

Fatah ha ormai abdicato a ogni pretesa di autorità e rappresentanza del popolo palestinese


Il Fronte popolare per la Liberazione della Palestina ha dichiarato che le manovre e le azioni della fazione collaborazionista Fatah contro il fronte unificato della Resistenza a Israele, tese all'eliminazione di prominenti e autorevoli figure dei movimenti che non accettano la supina sottomissione ai Diktat dei sionisti e degli americani, non sono altro che la prova evidente dell'asservimento e della capitolazione politica e morale di quella che, una volta, era la principale e più rispettata forza dello schieramento politico e militare palestinese.

La dura stigmatizzazione di Fatah e delle sue iniziative é venuta nel nono anniversario del tranello teso con la complicità di Fatah, che portò all'arresto di Ahmed Saadat, segretario generale tuttora in carica del PFLP. Successore di Abu Ali Mustafa (a sua volta successore del fondatore del Fronte, George Habash), Saadat venne imprigionato da Fatah e, successivamente, "passato" alle forze sioniste approfittando di una momentanea assenza dei supervisori internazionali che dovevano garantire i suoi diritti e le condizioni della sua prigionia.

Dal momento del suo trasferimento in mano israeliana Saadat é rimasto quasi sempre in isolamento totale ed é stato sottoposto dagli aguzzini israeliani a indicibili torture fisiche e psicologiche. Amnesty International ha più volte definito i metodi e i modi della sua cattura e della sua rendizione in mano israeliana come totalmente al di fuori di ogni criterio di legalità internazionale, chiedendone il suo rilascio. Il movimento musulmano Hamas ha incluso il nome di Saadat nella lista di prigionieri palestinesi che devono essere rilasciati per garantire la liberazione del militare sionista Gilad Shalit.

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