venerdì 1 aprile 2011

La Repubblica iraniana introduce un nuovo obice motorizzato nel suo arsenale


Coerentemente con la propria continua ricerca della totale indipendenza nel campo degli armamenti e dell'industria della Difesa Teheran sta portando avanti numerosi progetti di ricerca, sperimentazione e produzione che alimentano una filiera tecnologica e industriale di prim'ordine.

Sepolti e archiviati i tempi in cui, aggredito da un Irak spalleggiato e armato dalle maggiori potenze mondiale (Usa, Urss, Francia, Germania, persino l'Italia...) l'Iran doveva fare letteralmente i 'salti mortali' per manterere il proprio esercito armato ed equipaggiato, la parola d'ordine, da oltre vent'anni é "autosufficienza" e, conseguentemente, ogni tassello del mosaico di un moderno ed efficace sistema di Difesa integrata deve essere riempito da un progetto nazionale o, alla peggio, da un sistema estero suscettibile di venire retroattivamente smontato, compreso, duplicato e migliorato dai tecnici e dagli ingegneri iraniani.

Un risultato esemplare di questo sforzo é stato recentemente presentato con la cerimonia ufficiale di adozione del nuovo obice motorizzato HM-41 che, evoluto e migliorato sulla base di un vetusto modello americano acquistato decenni fa dallo Shah Reza Palhevi, è stato migliorato in ogni sua componente e quindi montato su uno chassis 6x6 derivato dalla solida e collaudata struttura del camion Mercedes 6264, già utilizzato come base di diversi celebri sistemi di lanciarazzi multipli prodotti da Teheran.

Nonostante la lunghezza della canna sia di "soli" 39 calibri (per un proiettile da 155mm), la resa balistica dell'arma é di tutto rispetto, molto superiore a quella del modello originario: un normale colpo deflagrante può viaggiare fino a 25 km, mentre, con l'adozione di speciali munizioni 'base bleed' o 'razzo assistite' raggi operativi di 30 e 34 chilometri, rispettivamente, possono venire raggiunti e mantenuti con buona precisione.

Il Ministro della Difesa iraniano, Brigadier Generale Ahmad Vahidi, ispezionando il prototipo con una delegazione di politici e militari dell'Esercito e della Guardia rivoluzionaria, ha dichiarato che il nuovo sistema d'arma, disegnato e prodotto su esplicita e dettagliata richiesta dei comandanti delle Forze armate, renderà la nazione iraniana ancor più capace di dissuadere e prevenire minacce esterne alla sua autonomia e indipendenza.

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