sabato 2 aprile 2011

La Tunisia legalizza il velo musulmano sulle fototessera per documenti


Iniziano i cambiamenti nella Tunisia che, cacciato il tiranno Ben Ali, dimissionato quel Mohammed Ghannouchi che voleva 'normalizzare' la situazione imbrigliando e smorzando la spinta rivoluzionaria delle masse popolari, si sta ora avviando verso l'elezione di una Camera costituente sotto la guida pro tempore di Beji Caid Essebsi e Fouad Mebazaa, rispettivamente Primo Ministro e Presidente.

E' di oggi la notizia che, in seguito alle pressioni e alle costanti richieste dell'opinione pubblica, il Ministero dell'Interno emanerà presto un decreto che autorizzerà le cittadine tunisine che lo vorranno a farsi fotografare per i documenti di identità indossando shayla, hijab o altri veli che lascino ben riconoscibile il viso e i lineamenti. "La misura", ha dichiarato il Ministro Farhat Rajhi, "Verrà intrapresa in linea coi provvedimenti ultimamente presi per promuovere i principi e i valori della recente Rivoluzione garantendo il rispetto effettivo delle libertà individuali".

Fino dal 12 febbraio era stato permesso agli uomini di farsi fotografare per i documenti con barba e baffi, cosa che sotto il regime di Ben Ali, piuttosto bizzarramente, era proibita. Il Movimento musulmano An-Nahda, tornato alla legalità il primo marzo dopo anni di clandestinità, ha già commentato positivamente la decisione, indicando come la libertà di scelta individuale debba essere garantita per tutti.

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