giovedì 23 giugno 2011

Israele ricatta Mahmud Abbas per ostacolare la riconciliazione Hamas-Fatah!


Diventare il "Quisling" di Israele, come Mahmud Abbas é volontariamente diventato per quasi quattro anni non é un'operazione indolore che si possa interrompere come spegnendo un'interruttore; ne abbiamo avuto conferma con la spiegazione, riportata dal giornale Al-Hadaf, del motivo dietro la cancellazione del meeting cairota tra il Presidente de facto dell'Anp e leader della Fazione Fatah e Khaled Mishaal, capo supremo di Hamas.

La cancellazione é stata causata da Abbas, che si é detto impossibilitato a interventire a causa delle pressioni del Regime dell'Apartheid, il quale gli avrebbe minacciato, in ordine: di sospendere i suoi privilegi diplomatici, di bloccare il trasferimento delle entrate fiscali a Ramallah e, soprattutto, di interrompere i "trattamenti di favore" applicati alle aziende e alle compagnie dirette dai suoi figli.

Pressioni del campo imperialistico-sionista sono anche dietro alla apparentemente inspiegabile ostinazione del vecchio leader per la 'conferma' dell'evanescente e screditato Salam Fayyad al ruolo di futuro Primo Ministro del Governo di Riconciliazione; questa volta le pressioni sarebbero venute dall'inquilino nero della Casa Buanca, o meglio dai suoi "seipuntuti" responsabili di Politica Estera, la sionistissima Hilary Clinton e il vice-presidente Biden, entrambe fedeli servi dell'AIPAC.

I giornalisti libanesi riportano che, impossibilitato a svolgere le proprie funzioni, col suo prestigio politico in pezzi, Mahmud Abbas sta seriamente ponderando la possibilità di rassegnare le dimissioni da tutte le cariche che riveste e ritirarsi definitivamente a vita privata.
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