venerdì 1 luglio 2011

Gli Yemeniti gridano a Re Saoud: "Tieniti Saleh e non rimandarlo indietro!"


Massicce manifestazioni in tutto lo Yemen si sono tenute nella giornata di ieri, per dimostrare la compatta volontà popolare di rifiutare un (ormai parecchio improbabile) "rientro in scena" dell'autocrate Ali Abdullah Saleh, rimasto gravemente ferito 28 giorni fa in un attentato esplosivo dall'incerta dinamica e subito trasferito in Arabia Saudita per urgenti cure mediche.

Mentre i cortigiani dell'ormai ex tiranno, precariamente schierati attorno alla debole figura del suo vice Mansour Hadi, continuano a ripetere che il rientro di Saleh nel paese é sicuro e che la sua presenza é indispensabile per la preparazione della prossima tornata elettorale, la popolazione continua compatta a chiedere che egli resti in esilio e che alla società civile yemenita sia dato modo di salire in cabina di comando e di gestire la transizione dall'ennesima tirannide filo-occidentale del Mondo Arabo a una forma istituzionale rispettosa della volontà popolare.
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