giovedì 28 luglio 2011

Javanfekr: "Il processo di riavvicinamento tra Iran ed Egitto é ormai inarrestabile!"


Il Consigliere per le Relazioni con i Media del Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejahd, Ali Akbar Javanfekr ha dichiarato nella giornata di ieri che il miglioramento già attualmente in corso delle relazioni bilaterali tra Teheran e il Cairo "aiuterà la radicale trasformazione e lo sconvolgimento di decennali equilibri di potere nella regione", arrivando a definire Egitto e Iran "Le vere e proprie 'ali culturali' del Medio Oriente e del Mondo Musulmano".

In effetti, fin dai tempi dei Faraoni di Luxor e Tebe e dei Re dei Re di Persepoli e Ctesifonte, pochi paesi hanno esercitato un'influenza tanto grande sulla Storia e sulla Cultura non soltanto del Medio Oriente, ma del mondo intero, adesso, nel bel mezzo di un "riallineamento dell'asse del potere mondiale" che vede Europa e soprattutto Stati Uniti di fronte al declino apparentemente inarrestabile di una supremazia mondiale durata quasi trecento anni (di cui meno di cento effettivamente egemonizzati dalla potenza a stelle e strisce), sembra proprio che le opportunità per i due paesi di riconquistare fette più grandi di prestigio e influenza nell'area siano decisamente presenti e l'atmosfera favorevole a un simile sviluppo.

"I nostri nemici sanno fin troppo bene che mano a mano che Egitto e Iran si riavvicinano tutti i popoli della regione si sveglieranno e i burattini e i servi dell'imperialismo straniero perderanno potere e influenza"; queste frasi sembrano riferirsi fin troppo chiaramente alle continue manifestazioni di massa che scuotono ormai da mesi paesi come lo Yemen, il Barhein, la Giordania e persino, seppure su scala minore, la monarchia assoluta di Casa Saoud, garante degli interessi petroliferi Usa.
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