venerdì 1 luglio 2011

La Casa di Saoud vuole la bomba? A sentire il Principe Faisal si direbbe proprio di sì!!


Il Principe Turki al-Faisal, ex-capo dell'intelligence saudita ed ex-ambasciatore a Washington (quindi non certo personaggio di secondo piano dell'ultima monarchia assoluta ancora esistente sulla Terra), ha recentemente dichiarato in un meeting NATO tenutosi in Inghilterra che, di fronte alla 'probabilità' che la Repubblica Iraniana sia tecnicamente in grado di dotarsi di un deterrente nucleare é "necessario" per il regno saudita "dotarsi di armi nucleari" .

Questo, naturalmente, vorrebbe dire ritirarsi dal TNP, il Trattato di Nonpoliferazione, di cui Riyadh e Teheran sono entrambe firmatarie. La cosa interessante é l'insistenza del Principe sulla "probabilità" che "tecnicamente" l'Iran possa dotarsi di armi nucleari; ciò vuol dire che, a meno che la Repubblica Islamica non demolisca e smembri totalmente il suo programma nucleare civile l'Arabia Saudita (le cui competenze tecniche sono quasi allo zero spaccato, ma che compra e affitta apparecchiature straniere e tecnici con i quali farle funzionare) ha intenzione comunque di dotarsi di bombe atomiche.
"Dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io..."
La dichiarazione, che deve aver lasciato ben di stucco l'uditorio, sarebbe stata rilasciata, a quanto dice il britannico 'Guardian' durante una riunione NATO presso la base RAF di Molesworth, nel Cambridgeshire, dove l'Organizzazione terrorista del Nordatlantico ha un suo centro di controllo e comando delle operazioni contro il Medio Oriente e il Mondo Arabo. Visto che su 20 attentatori dell'Undici Settembre 19 erano arabi sauditi, non si sa quali conseguenze potrebbe avere la disponibilità, nel Regno di Saoud, di armamenti di distruzione di massa.
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