mercoledì 31 agosto 2011

Al-Maliki: "Non resteranno truppe Usa in Irak sotto nessuna forma dopo il dicembre 2011"


Il Primo Ministro irakeno Nouri al-Maliki ha dichiarato che a partire dal 2012 non rimarrà nessuna base, insediamento o altra forma di permanenza di truppe Usa nel paese, cogentemente con gli accordi stipulati con l'ex-Presidente Bush nel 2008 "Tale accordo sarà implementato secondo la tabella di marcia come lo é stato finora e, nel nuovo anno non rimarranno truppe americane in Irak sotto alcuna forma" ha dichiarato il premier sciita all'Agenzia France Presse.

Soprannominato SOFA (Status of Forces Agreement) l'accordo ha obbligato il Pentagono a cessare le operazioni in Irak entro l'anno scorso: da allora i 50mila militari rimasti nel paese si sono dedicati a operazioni di supporto delle forze locali, addestramento e simili. In coincidenza con alcuni tentativi di sondaggio dei politici locali per un'eventuale estensione della presenza militare americana in Mesopotamia si erano registrate vibrate proteste, tra cui quelle dell'influente leader religioso Moqtada al-Sadr che aveva minacciato un ritorno alla lotta armata qualora le truppe Usa avessero cercato di prolungare la loro presenza.

Il Vicepreseidente irakeno Tarek al-Hashemi aveva anche dichiarato che, lungi dall'essere un aiuto o un vantaggio, una prolungata presenza militare usa a nove anni dell'invasione avrebbe rappresentato "nient'altro che un problema e una difficoltà", sottolineando come, senza più truppe straniere sul suo territorio la situazione di sicurezza del paese "migliorerà sicuramente".
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