giovedì 4 agosto 2011

Boicotta! Disinvesti! Sanziona! Artisti indiani denunciano kermesse culturale israeliana: "Goffo tentativo di legittimare l'Apartheid ebraico!"


Un gruppo di artisti indiani, invitati a una kermesse culturale nello Stato ebraico, ha rilasciato un comunicato stampa nel quale, oltre a rifiutare ufficialmente di prendervi parte, si denuncia a chiare parole l'esibizione come un "insincero e duplice tentativo di legittimare le politiche di Apartheid contro il popolo di Palestina e di 're-brandizzare' il Regime ebraico come paese 'culturalmente avanzato'", gli artisti hanno espresso la loro piena solidarietà con i loro colleghi palestinesi e hanno dichiarato la loro completa adesione al boicottaggio culturale internazionale di Israele e di tutte le iniziative a esso collegate.

La mostra-evento cui gli artisti erano stati invitati, dal titolo sinceramente criticabile di "Decostruendo l'India" é stata organizzata dal Governo di Tel Aviv per i primi mesi del 2012 e dovrebbe tenersi nel museo costruito dall'architetto ebreo americano Preston Scott Cohen. Tra i firmatari del comunicato di denuncia si trovano alcuni dei nomi più importanti del recente panorama artistico indiamo: Nalini Malini, Anita Dube, Amar Kanwar, Sakshi Gupta ed N. Pushpamala.

Altri artisti come Vivian Sundram, Ram Rahman, Gauri Gill e gli storici dell'arte Geeta Kapur e Nuzhat Kazmi hanno sostenuto la posizione presa dei loro colleghi e compatrioti, sottolineando come la manifestazione non sia altro che "un tentativo piuttosto patetico dello screditato Governo dell'Apartheid di risollevare le sue quotazioni internazionali".
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