sabato 24 settembre 2011

A Gaza iniziano le scuole, tra mille difficoltà a causa del disumano assedio sionista al ghetto palestinese!


Per scolari e studenti italiani forse sembrerà un po' strana l'idea di cominciare l'anno scolastico il sabato ma per i bambini e ragazzi palestinesi, per cui sabato é l'omologo del nostro lunedì, é esattamente quel che é successo oggi; con l'apertura di tutti gli istituti scolastici primari e secondari.

Purtroppo, come con tutte le altre attività della Striscia, anche l'inizio delle lezioni é stato reso difficoltoso da ogni sorta di mancanza: di spazio, materiale didattico e infrastrutturale e molto altro ancora, ovviamente per causa dello strangolamento inumano imposto al ghetto costiero da politici e generali del regime ebraico.

Nelle scuole di Gaza vi sono classi di 50 bambini, dove i docenti devono fare i salti mortali per seguire i progressi e le difficoltà di ogni allievo, per cercare di dedicare a tutti tempo e attenzione; in alcune scuole colpite due anni fa dagli insensati bombardamenti israeliani bisogna usare strutture metalliche e container come aule improvvisate e, quando a causa dei frequenti blackout condizionatori e ventilatori si spengono queste vanno abbandonate, perché anche se collocate all'ombra diventano veri e propri forni.

Si vedono bambini e bambine costretti a portare sedie pieghevoli da casa, o a stringersi in tre o quattro attorno a banchi pensati per due alunni; il personale dell'UNRWA, l'agenzia ONU che cura i servizi e l'assistenza alla popolazione dei campi profughi, fa tutto il possibile per affrontare l'emergenza ma la situazione peggiora ogni settimana, ogni mese che l'assedio sionista si prolunga, pronto ormai a toccare la soglia del quinto anniversario.
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