mercoledì 14 settembre 2011

Hamas e Al-Ahrar ricordano il 18esimo anniversario dei fallaci 'Accordi di Oslo': "Un errore madornale che ha fatto solo il gioco sionista!"


Il Movimento musulmano di Resistenza Hamas, impegnato nella Causa di riscatto nazionale e liberazione della Palestina ha ricordato con un comunicato emesso poche ore fa il diciottesimo anniversario dei cosiddetti 'Accordi di Oslo' definendoli come una perniciosa chimera che ha ottenuto il solo risultato di deviare gli sforzi palestinesi per il raggiungimento della libertà e della dignità, conseguibili solo attraverso la Resistenza all'occupazione, convincendo qualche illuso e molti ipocriti che fosse possibile 'trattare' con l'occupazione sionista e i suoi complici e spalleggiatori internazionali.

Ovviamente quella della 'trattativa' era solo un'illusione, giacché le trattative sono possibili solo e soltanto quando le due parti sono su un piano di parità e si rispettano reciprocamente: il regime ebraico, invece, come già mostrato a Camp David e in altre simili 'trattative' non riconosce alcuna entità o organizzazione come propria 'pari' ed é soltanto interessato a ottenere capitolazioni e rese senza condizioni, accettazione acritica delle proprie richieste e licenza di travalicare ogni limite preventivamente stabilito facendola franca.

Illuminante, a questo proposito, la politica degli insediamenti illegali e degli 'avamposti' dei miliziani ebraici fanatizzati. Hamas ha accusato il 'Processo di Pace' di aver trasformato Fatah da organizzazione politica della Resistenza a gendarme degli interessi sionisti, mettendo Palestinesi contro Palestinesi per il guadagno e il vantaggio dell'occupazione sionista, augurandosi che questa via sbagliata imboccata quasi vent'anni fa sia presto abbandonata per una rinnovata unità nazionale sotto una leadership saggia, forte e determinata.

Anche il movimento palestinese Al-Ahrar, nato dalla scissione di una parte dei militanti di Fatah che non accettavano la linea filoisraeliana imposta da Abbas e dai suoi cacicchi, ha commentato l'anniversario definendo la capitolazione di Oslo "un grave peccato compiuto dall OLP, il cui prezzo viene ancora oggi pagato non da chi lo ha commesso, ma dagli indifesi civili palestinesi".
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