venerdì 16 settembre 2011

L'ambasciatore sionista in Giordania scappa come il suo collega in Egitto! La manifestazione oceanica contro la sede diplomatica raggiunge il suo scopo


Un altro ambasciatore israeliano in fuga, un altro popolo arabo che con la forza delle sue manifestazioni riesce ad arrivare laddove il suo Governo, troppo timido perché ancora infarcito di elementi filosionisti, non avrebbe osato spingersi. Il sionista Danny Navon non ha nemmeno attesto l'inizio della "marcia milionaria" prevista iersi sera per le 18.30, ma ha abbandonato la Transgiordania tornando nella Palestina occupata nel corso della mattinata, insieme ai suoi collaboratori.

Gli attivisti giordani hanno accolto la notizia con entusiasmo e a centinaia e centinaia di migliaia hanno lo stesso preso parte alla marcia che si é trasformata nella celebrazione di un trionfo, il trionfo del popolo e delle sue richieste contro la debole e insicura leadership del reuccio ascemita Abdallah, a suo agio solo di fronte ai paparazzi dei tabloid quando si tratta di mettere in mostra la sua appariscente moglie-trofeo.

Secondo il sionista 'Jerusalem Post' la marcia giordana é stata "trainata" da una pagina facebook intitolata "Niente ambasciate sioniste su terra giordana", un titolo che esprime esplicitamente quanto la popolazione sia contraria a mantenere in vita l'umiliante 'accordo di pace' che dal 1994 permette al regime ebraico di avere una rappresentanza diplomatica ad Amman.
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