domenica 18 settembre 2011

L'UNIFIL denuncia alle Nazioni Unite le continue violazioni israeliane dell'armistizio del 2006!


Milos Strugar (sopra), Direttore politico della Forza di Interposizione delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL), ha accusato lo stato ebraico di violare "su base pressoché quotidiana" i termini dell'armistizio che nel 2006, dopo 34 giorni di combattimenti, sancì la fine dell'invasione del Libano da parte dell'esercito sionista, nonché la sua più cocente sconfitta. La Risoluzione del Consiglio di Sicurezza 1701 pretende che ciascuna delle due parti rispetti la sovranità e l'integrità territoriale (terrestre, marittima e aerea) della controparte.

Ma, come Strugar dimostra con numerosi esempi nella sua requisitoria, le forze terrestri e aeree israeliane violano i confini libanesi "su base pressoché quotidiana", come più volte testimoniato anche sulle pagine di questo blog. Israele, inoltre, si rifiuta di abbandonare le parti del villaggio di Ghajar occupate durante il conflitto, nonostante mendaci dichiarazioni rilasciate in passato riguardo alla sua intenzione in merito. La Missione ONU ha più volte elaborato proposte di ritiro da Ghajar, che sono state tutte respinte e declinate da Tel Aviv, nonostante le raccomandazioni della Risoluzione 1701.

L'UNIFIL, creata nel 1978 dopo la prima, massiccia incursione armata sionista in terra libanese (Op. Litani), ha visto le truppe del regime ebraico invadere il Paese dei Cedri ancora nel 1982 (fino al 2000) e nel 2006. In tutti questi trentun anni di tempo la Comunità Internazionale non é mai riuscita a trovare il polso e la determinazione per far pagare a Tel Aviv il prezzo della sua condotta belligerante, violenta e indegna di un paese civile, ma più adatta invece a qualche riottoso feudo di 'Signori della Guerra'.

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