giovedì 22 settembre 2011

Tredicenne palestinese perde un occhio, colpito da candelotto lacrimogeno sparato ad altezza d'uomo dai criminali sionisti!


Come abbiamo già dichiarato in altri nostri post é un fatto che, in qualunque situazione in cui vengano usate "armi non letali" e "sistemi di controllo della folla" le forze demandate all'utilizzo di tali attrezzi trovino sempre e comunque il modo per impiegarli in modo da causare alle loro vittime il massimo danno possibile; quasi sempre trasformando le presunte "armi non letali" in armi perfettamente in grado di uccidere un uomo né più né meno che quelle 'normali'.

E' stato così in Ulster, é stato così in Sudafrica sotto il regime razzista di Pretoria, é stato così nel Sudamerica dei dittatori militari ed é stato (e purtroppo continua ad esserlo) anche nella Palestina occupata dall'entità sionista; in particolare ci riferiamo all'uso di "proiettili di gomma" e "proiettili di plastica con anima metallica", che sarebbero 'non-letali' solamente se sparati da certe distanze e mirati contro gli arti del bersaglio (e invece vengono usati da poliziotti e militari sionisti a bruciapelo e invariabilmente mirati contro tronco e testa delle loro vittime) ed é così anche per il gas urticante, i cui candelotti dovrebbero venire sparati in alto con traiettoria a parabola per spandere l'agente chimico su una vasta area e che invece vengono scagliati ad altezza d'uomo e mirati contro i manifestanti.
Jawaher Abu Rahman, vittima del gas urticante 'Made in Usa' usato come arma chimica contro i dimostranti palestinesi
A parte che, anche quando il bersaglio viene mancato, la quantità di gas che viene rilasciata da un candelotto sparato in modo simile é tanto massiccia e concentrata da provocare spesso asfissia o collasso cardiocircolatorio (come nel caso della giovane Rahman alcuni mesi fa o di recente in Barhein), se poi il bersaglio viene colto (specialmente in testa) le conseguenze dell'impatto con un candelotto di alluminio sparato alla velocità di varie dozzine di metri di metri al secondo possono essere letali o comunque devastanti.

Ne abbiamo una testimonianza nel caso di Ahmed Wahdan, tredicenne di Qalandiya che ha perso l'occhio sinistro quando la sua faccia é stata devastata da un candelotto di Gas CS sparatogli contro da un criminale sionista in uniforme durante una manifestazione contro la pulizia etnica in corso a Gerusalemme. Trasportato d'urgenza all'ospedale di Ramallah é stato trasferito alla Clinica oftalmologica di Gerusalemme, dove tuttavia i clinici non sono riusciti a salvargli la parte offesa.
Si ricordino i signori sionisti che nel loro Talmud sta scritto: "Occhio per occhio".
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