giovedì 29 settembre 2011

Tutti i prigionieri politici palestinesi nelle galere sioniste rifiutano il cibo in solidarietà con il leader del PFLP, Ahmad Sadaat!


L'intera popolazione carceraria palestinese in mano al regime ebraico, oltre ottomila prigionieri politici, ha iniziato uno sciopero della fame di tre giorni in solidarietà coi rappresentanti del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, che invece hanno dichiarato uno sciopero della fame totale chiedendo che il leader Ahmad Sadaat venga liberato dall'isolamento solitario dove é stato gettato oltre due anni e mezzo fa.

Sono oltre 200 i prigionieri politici del PFLP che rifiuteranno il cibo fino a quando Sadaat non sarà tolto dal confino che ha avuto gravissime conseguenze sul suo benessere e sulla sua salute, tortura medievale inflitta crudelmente dai nuovi inquisitori sionisti, ben più spietati di quelli che secoli fa perseguitavano i "marrani" nella Penisola iberica.

Da mesi, secondo le associazioni di difesa dei Diritti dei prigionieri il regime ebraico sta esasperando le condizioni di detenzione dei palestinesi, limitando o impedendo il loro accesso a visite familiari, mezzi di comunicazione, possibilità di educazione e altre angherie. In risposta i Palestinesi prigionieri hanno intrapreso azioni di resistenza passiva e disobbedienza, come il rifiuto di indossare le uniformi carcerarie e, ora, lo sciopero della fame di massa.
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