martedì 11 ottobre 2011

Hezbollah sugli incidenti del Cairo: "Dietro al massacro di domenica c'é la mano degli Stati Uniti!"


Condannando la sanguinosa repressione della manifestazione di avantieri che ha visto le truppe del Maresciallo Tantawi (oggi capo del Consiglio Supremo delle Forze Armate, ma ieri Ministro della Difesa di Mubarak) uccidere oltre venti dimostranti copti e ferirne tra i due e i trecento il movimento sciita libanese di Resistenza, Hezbollah, ha messo in guardia gli Egiziani, accusando gli Usa di cercare di dividere il paese secondo linee settarie per frenare gli sviluppi della rivoluzione di febbraio.

"Invitiamo i fratelli egiziani a mantenera alta la guardia e ad affrontare le loro divergenze attraverso il confronto e il dialogo" recita, tra l'altro, il messaggio esteso da Beirut al Cairo. Intanto, man mano che passano le ore, si chiarisce meglio la dinamica degli eventi della domenica: pare infatti che, mentre era in corso la manifestazione dei copti presso il quartiere Maspero alcuni provocatori armati di bastoni abbiano fatto scoppiare i primi incidenti, scagliandosi contro di loro; a quel punto sono intervenuti i militari che hanno consentito agli aggressori di allontanarsi prima di aprire il fuoco sui dimostranti.

La violenza é poi diventata generalizzata quando un blindato militare, lanciato a tutta velocità, é salito su un marciapiede, travolgendo una dozzina di persone. Nella giornata di ieri una manifestazione più piccola si é tenuta nei dintorni dell'ospedale dove sono stati ricoverati la maggior parte dei feriti; anche in questa occasione ci sono stati scontri e una raffica di sassi e altri proiettili é stata indirizzata verso la polizia. Tuttavia non si sono registrati feriti o vittime.
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