giovedì 27 ottobre 2011

L'esercito sionista in paranoia ordina: 'sparate su chi cerchi di catturare uno di noi, anche se vuol dire uccidere il prigioniero!'


Brutta, bruttissima 'ricaduta' sui nervi di politici e generali sionisti ha avuto la brillante vittoria politico-diplomatica di Hamas grazie alla quale, dopo cinque anni di vanterie e rodomontate ('Libereremo Schalit con un'ardita operazione commando', 'Non tratteremo mai con Mishaal e Hamas', e via stramaniando) il Governo Netanyahu si é dovuto metaforicamente inginocchiare e piegarsi alle condizioni poste dal Movimento di resistenza musulmano; precipitati in quello che Sami Abu Zuhri ha definito "un vero e proprio stato di panico e paranoia" gli alti papaveri del Governo dell'Aparthied e delle forze di occupazione hanno emanato in questi giorni ordini e circolari che hanno dell'incredibile.

Il Capo di Stato maggiore Benny Gantz, (sopra), secondo quanto riportato dal tabloid serale Yedioth Ahronot, infatti, avrebbe raccomandato a comandanti e ufficiali dell'Esercito di 'prendere precauzioni' contro nuove operazioni di presa di ostaggi da parte di militanti della Resistenza palestinese. Questo in sé non é troppo strano, con quasi seimila prigionieri palestinesi tuttora languenti nelle carceri dell'occupazione diversi esponenti sia di Hamas che di altre organizzazioni hanno ribadito che la cattura di 'altri Schalit' da barattare con questi é una priorita per tutti i militanti. Quel che fa specie é che nelle raccomandazioni di Gantz ci si riferisce esplicitamente ad aprire il fuoco indiscriminatamente contro rapitori e ostaggi, in omaggio alla logica del 'tanto peggio tanto meglio', un cadavere di soldato sionista, infatti, non ha lo stesso 'valore contrattuale' di un corpo vivo e vegeto.

Ecco quanto 'vale' un soldato per i generali a sei punte! In barba a tutta la retorica squallida e vergognosa vomitata in questi giorni dalle Fiamme Frankenstein di turno e da altri propagandisti hasbarici su "un ebreo che vale mille palestinesi" e altre CONSIMILI PALLE! Piuttosto che liberare altri prigionieri politici Gantz e Netanyahu sono disposti a portare nuovi Isacco sul monte e sacrificarli, senza nessun angelo salvatore che, all'ultimo, indichi loro un caprone con le corna incastrate in un cespuglio! Ordini come questi indicano con chiarezza il profondo marasma morale in cui sta affondando Israele, uno Stato che, se mai l'ha avuta, ha perso la propria bussola morale da lungo, lunghissimo tempo.
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