lunedì 17 ottobre 2011

Scambio di prigionieri in vista tra Egitto e Israele? Lo sostiene il quotidiano Al-Ahram


Fonti giornalistiche egiziane nelle ultime ore hanno suggerito che, oltre ai preparativi per lo storico scambio tra Gilad Schalit e gli oltre mille detenuti politici palestinesi di cui Hamas ha ottenuto la liberazione da parte del regime sionista potrebbero essere in corso i preliminari per un secondo scambio di detenuti che vedrebbe questa volta protagonisti la spia Ilan Grapel, catturata al Cairo la scorsa primavera, e tutti i cittadini egiziani detenuti dall'occupazione.

La notizia é stata pubblicata con particolare rilevanza sul quotidiano Al-Ahram nella sua edizione domenicale; attualmente ci sono 81 cittadini egiziani nelle prigioni del regime dell'Apartheid, che scontano pene variabili dai 2 a venti anni per una serie di accuse (di dubbia veridicità) che vanno dall'ingresso illegale fino al tentato omicidio. Tre di questi detenuti sarebbero addirittura minorenni.

Secondo il popolare quotidiano cairota l'inflessibilità egiziana di fronte alle pressioni Usa esercitate su richiesta della Lobby sionista (Grapel si é infatti 'ricordato' di avere anche la cittadinanza Usa dopo il suo arresto) avrebbero convinto Tel Aviv dell'opportunità di un altro scambio di prigionieri, in quella che sarebbe la terza 'capitolazione' diplomatica del regime ebraico dopo quella nei confronti di Hamas e le scuse ufficiali espresse da Barak per l'uccisione delle guardie confinarie nel Sinai.
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