lunedì 7 novembre 2011

Carri armati sionisti feriscono tre palestinesi, la Jihad Islamica dichiara: "La tregua mediata dall'Egitto é definitivamente rotta!"


Un plotone di carri armati del regime ebraico stazionato a Nahal Oz ha preso a fare fuoco coi propri cannoni da 120 millimetri mirando contro il distretto di Shuhaiyeh nella Striscia di Gaza, secondo quanto riportato in queste ore da fonti di informazione palestinese. Tre giovani sono caduti vittile dello sbarramento di artiglieria; uno dei quali, apparentemente, versa in condizioni disperate anche a causa della costante emergenza sanitaria dovuta al disumano assedio sionista che non consente all'enclave palestinese di rifornire adeguatamente di farmacii, attrezzature ed equipaggiamenti medici le proprie cliniche e i propri ospedali.

Ovviamente, la solita patetica, trita menzogna di parte sionista che vorrebbe le vittime "impegnate in operazioni militari contro israele" non merita nemmeno di venere tenuta in considerazione, soprattutto quando si faccia conto che il raggio dell'artiglieria di un carro armato é di vari chilometri e che quindi le vittime ferite si trovavano ben dentro il territorio di Gaza.

Intanto, il Movimento per la Jihad Islamica in Palestina ha dichiarato "ormai del tutto saltata" la tregua mediata negli scorsi giorni dal Governo egiziano, che avrebbe dovuto mettere fine alle risposte e alle reazioni di parte palestinese ai raid e ai bombardamenti aerei che negli ultimi giorni hanno fatto quasi venti vittime nella Striscia sotto attacco. Le Brigate Al-Quds, braccio militare dell'organizzazione, sarebbero in fase di analisi e decisione della migliore rappresaglia contro lo Stato dell'Apartheid.
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