mercoledì 2 novembre 2011

"I debiti di Mubarak non li paghiamo!". L'Egitto lancia una campagna per spezzare la morsa del debito estero



Attivisti egiziani hanno lanciato una campagna per suscitare la consapevolezza pubblica riguardo alle negative ripercussioni del debito estero e dei forti prestiti accesi dal passato regime del tiranno Mubarak, che ancora pesano sulla bilancia dei pagamenti del Cairo. Durante una conferenza soprannominata "Campagna popolare per l'Estinzione dei Debiti egiziani" i partecipanti sono stati confrontati con la nozione che i debiti della nazione debbano essere rinegoziati e ripudiati quando provati illegittimi e ingiusti.

Uno dei concetti centrali del simposio é stato quello che i popoli e le nazioni possano e debbano dire la loro riguardo alle politiche fiscali del paese, soprattutto nei casi in cui queste siano state per decenni dirette da piccole minoranze remote e separate dagli interessi generali del Paese; quasi niente delle somme ingenti prese a prestito dal regime di Mubarak é andato a beneficio della popolazione, mentre adesso gli interessi annui su quegli stessi debiti sono uno dei più forti articoli di spesa della bilancia dei pagamenti del Cairo.

Alla riunione erano presenti molti ospiti latinoamericani che hanno portato ad esempio le esperienze dei loro paesi riguardo alla rinegoziazione del debito; si spera che, una volta completato il passaggio di poteri verso istituzioni civili anche il paese nordafricano possa seguire una strada simile, liberando quindi importanti risorse da investire nell'istruzione, nella sanità pubblica e in programmi di welfare, coerentemente con gli obiettivi dichiarati della Rivoluzione di Piazza Tahrir, che esplicitamente indicavano la giustizia sociale e la redistribuzione della ricchezza.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Nessun commento:

Posta un commento