venerdì 4 novembre 2011

La magistratura libanese svela i meccanismi del traffico di armi israeliane, spicca mandato di cattura per un terzo trafficante!


La magistratura militare libanese, dopo aver a lungo interrogato i due siriani catturati nel Nord del paese mentre cercavano di trasportare oltreconfine un ingente carico di armi di manifattura e provenienza israeliana per rifornire terroristi e provocatori che negli ultimi mesi hanno provato (fortunatamente invano) a far precipitare la Siria nel caos, sono riusciti a chiarire il meccanismo del traffico e hanno stilato un mandato di cattura per un terzo siriano, personaggio collegato con la sedicente 'opposizione' a Bashir Assad, figura chiave nel contrabbando d'armi che 'triangolava' tra i paesi petroliferi del Golfo, il Libano e il regime dell'occupazione sionista.

Il Giudice Fadi Sawan, secondo quanto riportato dall'Agenzia News Nazionale (NNA) avrebbe spiccato il mandato verso questo personaggio dopo aver confrontato a lungo le dichiarazioni rese dai due arrestati, di cui ha confermato i provvedimenti di custodia cautelare. Centrale nel traffico d'armi sarebbe stata la cittadina di Arsal, dove i siriani avrebbero fatto confluire i denari affidati loro dagli sponsor Sauditi, Kuwaitiani e degli Emirati Arabi, per scambiarli con armi israeliane.

Fra le armi confiscate vi erano dozzine di mitragliette Uzi di varie dimensioni, fucili d'assalto Galil e Kalashnikov, granate, razzi anticarro e decine di migliaia di munizioni di ogni calibro.
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