martedì 20 dicembre 2011

Il vile e crudele dittatore del Sud-Sudan va a rendere omaggio al 'bwana' sionista, cui deve il suo corrotto potere!

Non si sarà calato lo 'stetson' dal capo, per mantenere intatto il suo personaggio da 'buzzurro' (non se lo toglie nemmeno al chiuso o quando é a tavola) ma in senso metaforico il cowbboy in "blackface" Salva Kiir é andato a Tel Aviv "cappello in mano", eccome se ci é andato! Il dittatore-fantoccio del Sud Sudan, garante indigeno degli interessi sionisti in Africa é sbarcato nella capitale del regime ebraico per una visita di 24 ore che realizza una coincidenza increbibile: per la prima volta il capo di un'entità priva di ogni legittimità storica o politica ne visita un'altra le cui credenziali di esistenza sono ancor più labili e si reggono unicamente sull'appoggio acritico degli Usa e sulla lobby sionistica internazionale.

Kiir si incontrerà col criminale di guerra Shimon Peres, il Premier Benji Netanyahu, il Ministro della Guerra Ehud Barak e il Ministro degli Esteri di Ultradestra Avigdor Lieberman, inanellando uno dietro l'altro una serie di "ceffi" coi quali dovrebbe, al massimo massimo, condividere la cella di qualche gattabuia, anziché voli di Stato e tappeti rossi.

La visita del tiranno Sudsudanese non includerà alcun incontro con la stampa locale o internazionale; del resto, che Salva Kiir abbia un rapporto contrastato coi media é noto fin dalla querelle che lo ha opposto ai giornalisti 'colpevoli' di denunciare lo scandalo delle sfarzosissime nozze della figlia, una vera offesa in un paese che, dalla propria dichiarazione di 'indipendenza' (piuttosto una secessione consumata a danno del governo Arabo e Musulmano di Khartoum) é riuscito a sprofondare in coda alle classifiche di sviluppo umano del Continente Nero, nonostante le enormi ricchezze petrolifere e minerarie assegnategli nell'iniqua spartizione territoriale voluta da Washington e da Israele.

Ovviamente ai politici imperialisti e sionisti che hanno mendacemente sbraitato di 'genocidi' immaginari e di 'persecuzioni' fasulle per anni e anni, una volta installato il proprio pupazzo al potere ogni interesse per la popolazione sudanese é improvvisamente calato fino a scomparire.
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