sabato 17 dicembre 2011

La Repubblica Islamica metterà in mostra i sette esemplari di droni americani e sionisti intercettati e abbattuti finora!


Un singolare "Expo" quello che verrà inaugurato prossimamente a Teheran per gli sguardi e le telecamere della stampa locale e internazionale e della comunità diplomatica; infatti verranno messi in mostra i quattro droni del regime ebraico e i tre UAV americani finora abbattuti dalla difesa aerea della Repubblica Islamica in varie zone del paese, principalmente attraverso i confini meridionali o orientali, ma alcuni anche da Ovest, quando l'Irak era ancora occupato militarmente dagli Usa e Tel Aviv aveva 'affittato' da questi alcune strutture dalle quali poter lanciare e recuperare velivoli-spia.

Ovviamente il "pezzo forte" della mostra sarà l'RQ-170 'Sentinel', l'ala volante della Lockheed che, nonostante le pretese di "invisibilità ai radar" é stato individuato, tracciato e 'hackerato' dagli esperti di guerra elettronica di Teheran più o meno dieci giorni fa, atterrando vicino alla città di Kashmar e infliggendo alla Casa Bianca e al Pentagono uno smacco paragonabile a quello dell'abbattimento dell'U-2 di Gary Powers negli anni '60.

L'evento ha scatenato furiose polemiche in America, con rappresentanti del partito avverso come l'ex-VP Dick Cheney che hanno cercato di sfruttare l'occasione per demolire la già traballante popolarità di Obama. I tentativi di minimizzare l'accaduto insinuando che Teheran non sarebbe in grado di trarre un significativo vantaggio dalla tecnologia di cui é entrata in possesso sono stati recentemente smentiti dal commentatore Peter Grier sulle pagine del Christian Science Monitor.
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