lunedì 12 dicembre 2011

Soldati sionisti uccidono un civile ebreo durante una esercitazione: dolo o difetto dell'arma incriminata?


Un Ebreo residente nella parte settentrionale della Palestina occupata dal 1948 é rimasto ucciso da uno o più proiettili esplosi da un sistema d'arma in prova al poligono di tiro della base militare di Elikim, quando i militari delle forze di occupazione sioniste che lo stavano testando ne hanno perso il controllo. Il cinquantaquattrenne che, sfortunatamente per lui stava passando fuori dai confini dell'area di prova si é trovato dritto sulla linea di fuoco, rimanendo ucciso all'istante.

L'arma in questione é stata immediatamente posta sotto sequestro e verrà esaminata da un'apposita commissione tecnica per decretare se il suo malfunzionamento sia dovuto a vizi di fabbricazione o a incauto o negligente uso da parte dei suoi operatori. Intanto la notizia della morte accidentale ha già fatto il giro di tutti i mezzi di informazione dell'entità sionista, suscitanto paralleli e paragoni con quanto accaduto appena un mese fa quando, durante esercitazioni a livello di brigata nella parte meridionale della Palestina occupata un intero sbarramento di artiglieria cadde a molte centinaia di metri dal bersaglio inteso, mettendo a rischio il gruppo di ufficiali che doveva osservarne l'effetto da distanza di sicurezza.

Diciannove anni fa, durante una manovra di addestramento nella base di Ze'elim, sempre nel Sud della Palestina occupata, cinque soldati del regime ebraico trovarono la morte in un incidente simile.
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