giovedì 12 gennaio 2012

Human Rights Watch denuncia: "Saccheggi, stupri, violenze, ecco come i 'liberatori' kenioti martirizzano la Somalia e i suoi abitanti!"

Come mostra eloquentemente questa foto, l'esercito keniota é stato addestrato dagli Usa, nell'ambito della loro campagna imperialista contro l'Africa Nera: chissà se l'addestramento ha incluso anche lo stupro e la tortura?
 La fanfara filoimperialista che cerca col suo frastuono assordante (scandito al tempo dettato da Washington e Tel Aviv) di confondere e soffocare le voci critiche contro lo scempio dell'Africa orchestrato e portato avanti dall'inquilino nero della Casa Bianca e dalla leadership israeliana pretende che a muovere le truppe di invasione keniote che nelle ultime settimane si sono spinte in territorio somalo sia la necessità di 'proteggere' gli abitanti di quella sfortunata nazione (nel caos da oltre 20 anni) dagli 'eccessi' dei perfidi e crudeli 'fondamentalisti islamici' che avrebbero (udite udite!) l'assurda pretesa di organizzare la vita e la società di quel paese attorno alla religione che da secoli e secoli ne ha rappresentato la forza culturale e sociale unificante par excellance.

Incredibile arroganza di questi 'islamici', che pretendono di vivere rispettando la loro Storia e le loro tradizioni!

Ovviamente si faticherebbe a trovare traccia di qualsivoglia preoccupazione "umanitaria" nei confronti della popolazione somala se ci si prendesse la briga di leggere e studiare per intero il rapporto pubblicato dall'ONG Human Rights Watch riguardo la condotta delle truppe di Nairobi in Somalia e nei confronti dei campi di profughi e rifugiati somali espatriati oltreconfine, ma anche cittadini kenioti a tutti gli effetti facenti parte di etnie somale, che sono tutt'altro che rari sulla zona del confine nordorientale tra i due Stati.

Il rapporto testimonia fatti avvenuti da ottobre 2011 fino a pochi giorni fa e segnala casi di: "saccheggi, stupri, violenze, pestaggi, arresti arbitrari e torture". Nelle parole di Daniel Bekele, Direttore di HRW per l'Africa:"Quando si raccolgono dozzine di testimonianze riguardanti pestaggi e violenze commesse dalle forze militari keniote in pieno giorno e di fronte a testimoni si ha la prova certa che tali comportamenti non siano aberrazioni individuali, ma anzi, costituiscano una prassi di comportamento".

I peggiori abusi sarebbero avvenuti presso il campo profughi di Dadaab, che ospita quasi mezzo milione di persone.
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