domenica 12 febbraio 2012

I macellai di Re Saoud ammazzano due giovani sciiti a Qatif: silenzio inverecondo della comunità internazionale!


La popolazione delle province orientali sciite dell'Arabia Saudita continua coraggiosamente a protestare riempiendo di folla le strade delle cittadine di Qatif, Awamiyah e Safwa, nonostante la crudele repressione degli sgherri di Casa Saoud sia risultata tra giovedì e venerdì nell'uccisione di altri due manifestanti, nel continuo stillicidio di vittime che passa totalmente sotto silenzio presso i media occidentali ipocriti, prontissimi a propalare le menzogne della rete Al-Arabiya di proprietà dell'ultimo sovrano assoluto della Terra, ma anche a chiudere occhi e orecchie davanti ai suoi massacri, del resto, l'Arabia Saudita é alleata di Obama e di Israele, quindi tutto può esserle permesso.

Ma non serve la pelosa e superficiale attenzione dell'Occidente per tenere viva la voglia di riscatto e di giustizia delle masse sciite, oppresse per decenni e tenute fuori dalla spartizione degli utili petroliferi che finanziano invece gli stili di vita sfarzosi, satrapici e stravaganti dei principi sauditi, che si ingrassano di quelle risorse che sono estratte, guarda caso, in massima parte proprio nelle province orientali, affacciate sul Golfo Persico.

Gli ultimi due morti tra i dimostranti pacifici e disarmati si chiamavano Zuhair al-Said e Munir al-Medani (foto sopra, subito dopo la sua morte), ambedue ventunenni, ambedue di Qatif.

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