lunedì 13 febbraio 2012

Il Comandante dell'Esercito egiziano dichiara: "Attaccare la Moschea Al-Aqsa é come attaccare l'Egitto!", Hamas apprezza e ringrazia!


Il Capo di Stato Maggiore egiziano e Vicepresidente del Consiglio Supremo delle Forze Armate, Generale Sami Anan ha dichiarato nel corso del week-end che ogni iniziativa ostile del regime ebraico contro il Nobile Santuario di Al-Aqsa e la sua Cupola della Roccia, nella città occupata di Gerusalemme, sarà considerato a tutti gli effetti un attacco all'Egitto, come un bombardamento al Cairo o ad Alessandria.

Fonti del Ministero della Difesa egiziano riportano che Anan avrebbe alzato il livello di allerta e mobilitazione delle truppe del Cairo nel caso che si presentasse la necessità di rafforzare ulteriormente il dispositivo di Difesa nel Sinai (già potenziato grazie al consenso imbecille di Ehud Barak, Ministro della Guerra sionista) e condurre azioni dimostrative in territorio palestinese occupato, in risposta a mosse ostili contro Gerusalemme e il suo patrimonio storico, artistico e religioso.

Da Gaza il leader di Hamas Ismail Radwan ha messo in guardia il regime ebraico dell'occupazione da ogni iniziativa contro il Nobile Santuario, avvertendolo che a seguito di una mossa avventata "tutta la regione" potrebbe esplodere. Radwan ha invitato il popolo di Palestina e tutte le fazioni politiche e resistenziali a "rimanere in guardia" contro attacchi sionisti contro l'Aqsa, ringraziando nel contempo l'Esercito egiziano per l'importante segnale lanciato con le dichiarazioni di Anan.

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