mercoledì 15 febbraio 2012

Il reattore nucleare sperimentale di Teheran caricato coi nuovi elementi combustibili di produzione iraniana!


Come annunciato pubblicamente pochi giorni orsono la Repubblica Islamica iraniana ha cominciato a mostrare a tutto il mondo, in primis agli osservatori dell'Agenzia Atomica Internazionale, il numero e la profondità dei suoi progressi nel campo delle tecnologie nucleari, che come firmatario del Trattato di Nonproliferazione essa é libera di perseguire nel novero delle applicazioni civili: industriali, energetiche, mediche e così via. Con una cerimonia cui hanno partecipato il Presidente Ahmadinejad, il Ministro degli Esteri Ali Akbar Salehi e Fereydoun Abbasi, capo dell'Agenzia atomica nazionale, nuovi elementi combustibili sono stati caricati oggi nel reattore di ricerca dell'Università di Teheran.

La grande novità sta nel fatto gli elementi in questione sono i primi prodotti autonomamente dal programma nucleare di Teheran , segno che ben presto la Repubblica Iraniana potrebbe diventare totalmente autosufficiente per le proprie necessità nucleari: finora il reattore di ricerca veniva alimentato con 'lingotti' di una partita argentina, peraltro ormai in via di esaurimento. La capacità di estrarre e raffinare il proprio uranio darebbe al programma iraniano un carattere di autosufficienza del tutto inedito, finora soltanto Cina e Russia tra i paesi nucleari sono in grado di evitare di importare uranio, persino gli Usa, che pure ne hanno a disposizione giacimenti in Alaska e sulle MOntagne Rocciose, hanno talmente tanti impianti da dover importare carburante nucleare dall'Africa e dall'Asia Centrale.

In una notizia correlata, Ahmadinejad ha anche annunciato che presto alle 9.000 già attive a pieno regime si aggiungeranno altre 3.000 centrifughe ad esafluoruro di uranio per la raffinazione e l'arricchimento a tempo di record di quantità di uranio ancora più imponenti.
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2 commenti:

  1. Io prendo atto della serietà e della sincerità dei dirigenti islamici iraniani sull'uso pacifico dell'energia nucleare ma mi pongo una domanda.
    Se la Libia avesse avuto a disposione, non dico tanto, ma almeno 20...30 testate nucleari con relativi sistemi di consegna avrebbe subito l'invasione e la devastazione da parte dei banditi occidentali?!
    Non mi pare che la religione islamica vieti di prendere misure prudenziali a fini difensivi e di dissuasione.
    Con il che esprimo profondo sostegno agli iraniani che sono seri, duri ed hanno spirito umoristico che arriva a mandare il modello di RQ-170 in scala 1:80 "pink" al finto negro della casa bianca.

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  2. Lei é molto informato...volevamo fare un articolo umoristico sulla "riconsegna" del drone in scala ridotta e plastica rosa shocking alla Casa Bianca, ma ce ne é mancato il tempo!

    :-D

    Lieti che non si sia fatto sfuggire la 'chicca'!

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