venerdì 24 febbraio 2012

Suleiman: "Il Libano con la sua pluralità e diversità é il naturale avversario di Israele, Stato razzista e brutale"


Non si é fatta attendere la risposta libanese alle oltraggiose, assurde e incredibili dichiarazioni di Benji Netanyahu, il figurante collocato sulla poltrona di Premier (anche se il suo effettivo potere é quasi nullo) dalla 'junta' di Estrema Destra che controlla il regime ebraico dell'Apartheid, il quale, nel corso di una sua visita in Svizzera, ha pensato bene di minacciare il vicino Libano dichiarando che "In futuro non esisterà il Libano sulla mappa del mondo" e che "La prossima guerra di Israele contro il Libano avrà il sostegno degli Usa e degli emirati del Golfo Persico".

Immaginate la cagnara, la canea, il bailamme che la stampa sionista internazionale avrebbe sollevato se Ahmadinejad o Nasrallah avessero dichiarato la stessa cosa riguardo all'entità sionista, i Mentana, i Lerner, i Colombo, i Mineo, si sarebbero SCA-TE-NA-TI a ululare "Vogliono distruggere Israele!" "Gli Ebrei minacciati di sterminio!" "Il nuovo olocausto!" e via delirando. Ma se un sionista minaccia di distruzione uno stato le cui radici affondano nell'humus della Storia fino ai tempi dell'antica Fenicia di Tiro e Sidone, va tutto bene, vero?

Il Presidente del Paese dei Cedri, Michel Suleiman, Ex-Generale, non ha preso bene la sparata di Benji e si é incaricato di ricordare, in una dichiarazione ufficiale, che "Solo cinque anni fa il Libano ha sconfitto militarmente gli invasori sionisti, sventando il loro tentativo di invasione dei suoi confini. Il Libano é una nazione che ha migliaia di anni di Storia e non si cura delle dichiarazioni di un regime di occupazione che ha solo pochi decenni di abusi e prevaricazione dietro di sé". Suleiman ha altresì notato che la diversità e la pluralità della società libanese ne fanno il diretto contraltare 'positivo' alla brutalità razzista di Tel Aviv, costantemente impegnata a perseguitare e tormentare le proprie minoranze etniche e religiose.

"Il Libano, fondatore dell'ONU e sottoscrittore della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ha specie delle dichiarazioni di Netanyahu, intrise di cinismo e disprezzo per i più basilari sentimenti di umanità, solidarietà e fratellanza".
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