giovedì 8 marzo 2012

Manifestazione a Gaza per indurre l'Egitto a rifornire la Striscia di carburante!


Dimostranti palestinesi hanno picchettato l'ambasciata egiziana a Gaza con bandiere e striscioni per invitare il Governo del Cairo a supplire alla penuria di carburante ed energia causata nel ghetto assediato dallo strangolamento economico sionista; la maggior parte degli astanti erano pazienti delle strutture sanitarie dell'enclave litoranea la cui salute dipende in qualche modo da terapie legate alla regolarità della fornitura elettrica, messa gravemente in forse dalla carenza di combustibile che ha forzato recentemente la chiusura dell'ultimo gruppo generatore della centrale elettrica della Striscia.

I palestinesi riunitisi a Gaza hanno espresso che, per una soluzione definitiva della questione l'intera Striscia venga connessa permanentemente alla rete elettrica egiziana, mentre, in un evento correlato, l'Autorità per l'Energia e le Risorse Naturali di Gaza ha comunicato al Governo del Cairo di avere completato le procedure tecniche per ricevere la promessa fornitura di combustibile diesel che dovrebbe perlomeno calmierare l'attuale emergenza. Un'area nei pressi di Rafah sarebbe stata approntata per ricevere quanto recentemente promesso dall'Egitto.

Ancora una volta, secondo le stesse parole del Portavoce dell'Authority Ahmed Abul Amrin, per la sopravvivenza del ghetto palestinese assediato si sono rivelati fondamentali i "Tunnel della Vita", arterie di contrabbando attraverso le quali lo stesso Governo di Hamas ha ammesso che una minima quantità di diesel, sufficiente a riattivare per poche ore al giorno almeno un generatore della centrale elettrica, é stata procurata, sia pure con gravi rischi e un alto prezzo.
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