giovedì 22 marzo 2012

Rezeq: "Israele ha cercato di manipolare politicamente la crisi energetica di Gaza per screditare e indebolire Hamas!"


Finalmente ha una spiegazione il 'balletto' con cui, negli ultimi giorni, i servizi di sicurezza egiziani (ancora pieni di ufficiali e comandanti nominati da Mubarak e perciò fedeli al vecchio regime) avevano cercato in tutti i modi di convincere il Governo palestinese a permettere che le spedizioni di gasolio e altri combustibili acquistati presso l'Egitto pagando in anticipo la forte somma di due milioni di dollari americani entrassero nella Striscia assediata tramite il varco di confine di Kerem Shalom con l'entità sionista anziché direttamente da quello che da Rafah porta in Egitto.

"Il motivo" ha spiegato il consulente politico del Premier Haniyeh, Youssouf Rezeq, nel corso di una recente conferenza stampa, "E' da ricercarsi nel tentativo sionista di riprendere il controllo sulla Striscia di Gaza, obiettivo al cui fine il regime di occupazione vuole proporre un'immagine di cura e preoccupazione nei confronti della crisi umanitaria, nonostante in fatto che essa sia causata proprio dal perdurare del suo assedio irragionevole e illegale contro l'enclave costiera".

Fare entrare il combustibile a Gaza dalla parte di Kerem Shalom, nelle speranze sioniste, avrebbe dovuto fungere da critica implicita al Governo di Hamas, confondendo le acque nello scenario politico interno e spingendo l'opinione pubblica in senso contrario al Movimento musulmano di Resistenza; quando, intuendo la trappola mediatica, il Governo Haniyeh si é detto indisponibile a tale soluzine, pretendendo che il combustibile passasse attraverso Rafah, subito varie agenzie stampa ed outlet mediatici sionisti hanno iniziato un fuoco di fila di comunicati e dichiarazioni dove si accusava Hamas di voler tenere la Striscia di Gaza 'senza combustibile' e sottolineavano invece come il regime di Tel Aviv avesse dato il suo assenso al transito.

In una conferma di quanto grave sia divenuta ormai la situazione dell'approvvigionamento elettrico nel ghetto palestinese assediato dall'occupazione sionista, dobbiamo riportare la notizia che il canale satellitare "Aqsa TV" ha deciso di interrompere le sue emissioni nel corso della notte, nell'ambito di un programma di risparmio e razionalizzazione delle risorse energetiche (visto che per far funzionare un'emittente TV la fornitura elettrica della rete é ormai totalmente insufficiente e bisogna quindi limitarsi all'energia che é possibile ottenere dai generatori diesel industriali acquistati a questo scopo), mentre, il Sindacato dei Panificatori di Gaza ha dichiarato che i suoi aderenti potranno, stando così le cose, continuare a panificare ancora solo per quattro giorni.
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