martedì 24 aprile 2012

Due carichi di armi destinati ai terroristi anti-Assad bloccati in Libano!


A dimostrazione di come i sostenitori sauditi, qatarioti, israeliani e americani delle bande terroriste ancora presenti in territorio siriano considerino il 'Piano Annan' come un pretesto dietro il quale cercare di riorganizzare e risollevare l'insorgenza estremista di stampo qaedista/wahabita con la quale cercare di forzare un 'regime change' contro il legittimo presidente Bashir Assad, amato e sostenuto dalla quasi totalità della popolazione, due nuovi carichi di armi destinate a cellule terroriste sono state fermati: uno nella capitale libanese, uno al confine tra Paese dei Cedri e Siria.

Ieri mattina l'Intelligence militare libanese ha arrestato tre uomini libanesi a bordo di un camioncino pick-up a Beirut che é risultato carico di armi e proiettili-razzo anticarro per RPG-7 e -16; i tre, di cui non si conoscono ancora i nomi, sono stati inviati davanti alla Prima Corte Istruttoria Militare per un giudizio per direttissima, si sospetta che si tratti di sunniti nativi del Nord del paese e affiliati con il Movimento Futuro e gli altri partiti filo-americani e filo-israeliani dell'Alleanza 14 Marzo, guidata dal politico mezzo-saudita Saad Hariri.

Un'automobile é stata poi fermata sempre nella giornata di ieri al varco di confine di Jdeidet Yabous, sul confine siro-libanese guidata da un cittadino siriano e un libanese; all'ispezione accurata del suo contenuto essa é risultata carica di: un fucile di precisione, un lanciamissili anticarro, tre mitragliatrici di squadra, quattro pistole, 53 radio-detonatori, 11 razzi anticarro, otto bombe da mortaio, un treppiede per mitragliatrice, 400 proiettili per mitragliatrice, sei scatole di pallottole PKC, 300 pallottole per pistola, sei caricatori per Kalashnikov e quasi 400 pallottole per il fucile d'assalto russo.
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