giovedì 5 aprile 2012

Lavrov dà l'altolà all'Occidente ipocrita: "Nessun ultimatum ad Assad, non si può ricattare chi offre dialogo dopo aver vinto sul campo!"


Importanti dichiarazioni del Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov sulla Siria negli ultimi giorni; il capo della diplomazia del Cremlino ha dichiarato che "L'insorgenza armata non ha alcuna speranza di sconfiggere l'Esercito siriano nemmeno con se tutti gli aiuti promessi da Usa, stati del Golfo, Francia, Turchia e Israele arrivassero regolarmente e massicciamente", il movimento di provocatori armati e mercenari serviva a "fingere" l'impressione di una guerra civile o comunque di un vasto movimento di massa opposto ad Assad, in modo che l'ONU potesse 'vistare' un nuovo intervento militare contro uno stato inviso agli Usa e alle altre potenze imperialiste, di distruggere le forze governative (insieme a centinaia di migliaia di civili innocenti) si sarebbe allora incaricata la NATO come in tanti altri "interventi umanitari".

Comunque, per evitare che tensioni e frizioni possano proseguire oltre la Russia ha intenzione di accogliere nei prossimi giorni a Mosca due importanti organizzazioni di opposizione siriane che hanno sempre rifiutato la violenza e che sono pronte a partecipare al processo di dialogo nazionale facilitato dalla mediazione ONU affidata a Kofi Annan, ex-Segretario Generale del Palazzo di Vetro. Lavrov ha dichiarato di voler coinvolgere il più possibile le opposizioni democratiche e pacifiche nel processo di pacificazione e dialogo in modo che l'insincera e strumentale natura degli ultrà della violenza risalti il più possibile, insieme col loro totale isolamento nello scenario siriano odierno.

Nella mattinata di oggi poi, nel corso di una visita ufficiale in Kirghizistan, Lavrov ha ammonito i paesi occidentali dall'illudersi di poter vessare Damasco con ultimatum o condizioni a priori, adesso che il Presidente Assad si é detto pronto a cooperare con Annan per il dialogo con l'opposizione. Assad ha infatti accettato il dialogo da una posizione di forza e unicamente mosso dal desiderio di venire incontro ai desideri del popolo che gli é fedele e dalla speranza di rendere più profondo e significativo il processo di riforme istituzionali in corso che culmineranno con le libere elezioni politiche del 7 maggio. Lavrov ha chiarito che tutto il sostegno russo all'inziativa di dialogo in sei parti portata avanti da Annan potrebbe evaporare immediatamente se qualche paese occidentale pensasse di poterla accompagnare con ingiunzioni restrittive, ultimative, o qualunque altro atto ostile verso Damasco.
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1 commento:

  1. Il ministro Sergei Luarov da lustro alla diplomazia russa e così anche la sua "squadra". L'ottimo Vitaly Churkin ,dal mite aspetto di ragioniere, in sede ONU di fronte ad un tentativo palese di corruzione dell'ambasciatore Qatar ilota ha ricordato al figlio di buona donna che la Russia è grande ed esisterà per molto tempo ancora mentre non scommetterebbe sul futuro del Qatar.
    E' una revisione in meglio della già grande diplomazia sovietica, assertiva, logica e dura senza vincoli ideologici e condotta soprattutto con grande classe e stile...ne hanno fatti di passi avanti dalla simpaticissima scarpa di Nikita Kruscev!
    Ivan

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