giovedì 31 maggio 2012

La Repubblica Islamica offre aiuto all'Italia per le conseguenze dei gravi terremoti in Emilia Romagna!

La Repubblica iraniana ha offerto il proprio aiuto e le proprie conoscenze specifiche all'Italia per affrontare i postumi dei due intensi terremoti che hanno scosso il Nord del paese tra il 20 e il 29 maggio, con movimenti tellurici superiori al quinto grado della Scala Richter. Nel corso di una conversazione telefonica con il suo collega italiano Terzi il Ministro degli Esteri di Teheran Ali Akbar Salehi ha espresso la propria solidarietà per le famiglie delle vittime e per gli sfollati, offrendo l'aiuto che sarà possibile prestare al paese europeo tanto per affrontare l'emergenza immediata quanto per porre rimedio ai gravi danni inflitti dai due tremori.
L'offerta, che ha suscitato l'apprezzamento positivo del Ministro italiano, é giustificata dall'esperienza giocoforza maturata dalle forze di soccorso della Repubblica Islamica, che spesso si trovano ad avere a che fare con scosse telluriche che arrivano persino al settimo grado Richter, particolarmente nel Nord e nel Sudest del paese. Iran e Italia collaborano intensamente nei campi dell'archeologia e della conservazione del patrimonio culturale dove molti esperti iraniani studiano e si specializzano nel 'Bel Paese', apprendendo le tecniche per restituire al loro splendore e conservare meglio e più a lungo possibile i numerosi retaggi della civiltà persiana.
Tra le due scosse del 20 e del 29 maggio che hanno colpito il Mantovano, il Modenese e l'area di Mirandola e Ferrara, oltre venti persone hanno perso la vita e circa 15mila hanno dovuto abbandonare le loro case trasferendosi in attendamenti di fortuna, paralizzando una zona-chiave dell'economia italiana. L'Unione Europea ha iniziato a sbloccare fondi emergenziali per le zone colpite mentre lo Stato italiano ha già levato imposte eccezionali su benzina e carburanti per raccogliere quanto necessario agli interventi in loco.
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