sabato 21 luglio 2012

Il Presidente egiziano Mursi fa liberare 572 detenuti incarcerati dalla junta dei generali!

Il Presidente egiziano Mohammed Mursi nel quadro del suo confronto con le autorità militari che indebitamente pretendono di continuare a esercitare potere e influenza sul processo politico egiziano a oltre un anno dalla caduta di Mubarak ha dato ordine di rilasciare 572 detenuti incarcerati per azioni intraprese durante le rivolte popolari, amnistiandoli.
Tuttavia sono quasi 1500 i cittadini arrestati durante la Rivoluzione che ancora rimangono in carcere. I generali dello SCAF pretendono di sottoporre questi detenuti al giudizio di tribunali militari: la qual cosa é in contrasto con il Diritto internazionale e con tutte le convenzioni in merito, nessun civile può venire legittimamente giudicato da una corte militare, come ribadito dalla Direttrice degli Affari Mediorientali e Nordafricani di Human Rights Watch Sarah Leah Whitson.

Anche questo dei prigionieri della Rivoluzione é uno dei molti tavoli (come quello della riconvocazione del Parlamento) su cui si misura la tenacia e la determinazione di Mursi, sostenuto dalla volontà popolare liberamente espressa in elezioni democratiche e l'ostinazione e la pervicacia dei militari che non vogliono abbandonare i privilegi cui erano abituati sotto Mubarak e che temono un 'repulisti' post-rivoluzionario se abbandonassero la presa che illegittimamente hanno assunto su alcune leve di potere approfittando del periodo di "interregno" seguito alla caduta del despota.
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