venerdì 13 luglio 2012

Le forze armate di Assad interrompono un massacro nel villaggio di Al-Treimsah ed eliminano alcune decine di terroristi wahabiti!

Chi scrive, vergando queste righe, non può nascondere di essere preda di sentimenti profondamente contrastanti: il più recente capitolo della strenua, eroica, tenace resistenza della Repubblica Araba di Siria contro gli scherani qaedisti del complotto israelo-americano per rovesciare il Presidente Assad con la violenza cieca e il terrore indiscriminato contro la popolazione civile, infatti, pur essendosi risolto in una nuova vittoria per le armi di Damasco e una grave sconfitta per i wahabiti foraggiati da sauditi, qatarioti e turchi, ha portato seco un grave prezzo di sangue innocente, che i criminali sono riusciti a spargere prima di venire colpiti dalla giusta vendetta.

Teatro della vicenda é stato il villaggio di Al-Treimsah, nei dintorni della città di Hama, che nella giornata di ieri é stato investito dalla furia dei terroristi di Al-Qaeda, fattisi (non si sa quanto consapevolmente) mercenari della CIA e del Mossad, che si sono abbandonati a un'orgia di sangue, incendi, devastazioni e saccheggi. Il fatto che Al-Treimsah si trovi vicino Hama la dice lunga su quanto isolati e rifiutati dalla popolazione civile, in stragrande maggioranza fedele al Presidente Assad, siano i terroristi stranieri: Hama, per via di un remoto tentativo di insurrezione prontamente stroncato dall'Esercito nei decenni scorsi, viene spesso presentata dai mendaci media imperialisti come 'centro' di una ipotetica 'ribellione contro Assad' ma in realtà i suoi abitanti odiano e rifiutano di unirsi ai terroristi e di aiutarli nei loro scopi, per questo vengono trucidati e fatti segno della loro selvaggia violenza.
Abu Arif al-Khaled, sopravvissuto all'attacco wahabita, ha dichiarato ai microfoni della TV nazionale che i fondamentalisti hanno ucciso una madre e il suo bambino che cercavano di mettersi in salvo, hanno fatto esplodere case e hanno aperto il fuoco su chiunque vedessero, facendo dozzine di vittime prima che, fortunatamente, le colonne dell'Esercito nazionale, muovendo il più velocemente possibile, riuscissero a convergere sull'abitato ingaggiando gli attaccanti. Al costo di sole tre vittime nei loro ranghi i militari del Presidente Assad hanno fatto pagare salato ai terroristi il fio delle loro colpe, abbattendone "numerose decine" e catturando tutti i superstiti.
Tra le armi catturare ai criminali, sono state notate molte mitragliatrici di fabbricazione sionista, il che continua a confermare quanto ormai diretto e aperto sia il sostegno di Tel Aviv al complotto internazionale contro la Siria, il suo legittimo Governo e il suo Presidente.
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1 commento:

  1. trattateli"bene "mi raccomando che paghino 10 volte tanto quello che hanno fatto sofrire a poveri cittadini indifesi,un vergogna vera e propria per chi li sostiene,i soliti noti, che questo ricada sulle loro teste

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