lunedì 9 luglio 2012

L'Esercito siriano respinge terroristi provenienti da Libano e Turchia; catturate undici spie saudite e qatariane a Damasco!

Forze armate e di sicurezza siriane hanno proseguito tra ieri e oggi la lotta contro gli esponenti del terrorismo wahabita scatenati contro il paese dal complotto turco-saudita-qatariota manovrato a distanza da Usa e Israele in particolare pattugliando i confini e stroncando ben tre tentativi di infiltrazione nel paese: due dal Libano e uno dalla Turchia. Il primo scontro, nei pressi di Wadi Khaled si é avuto tra la notte di sabato e le prime ore di domenica 8 luglio ed é risultato nell'uccisione di diversi terroristi e nella fuga oltreconfine dei sopravvissuti, nella giornata di ieri invece presso Al-Qseir terroristi sostenuti da furgoni dotati di armi pesanti hanno successivamente provato a forzare il confine: due 'tecniche' sono state distrutte e dozzine di aggressori abbattuti o catturati.

Catturati anche undici agenti di diversi paesi arabi che si trovavano a Damasco per "preparare il terreno" a cellule di provocatori armati: finora tranne che per pochi isolati atti di terrore disperato sia la capitale Damasco che Aleppo, sono rimaste pressoché off-limits per gli uomini di Al-Qaeda al servizio degli emiri del petrolio, di Erdogan, Obama e Netanyahu. Verso la serata di ieri, poi, a Bab al-Hawa, vicino alla Turchia, un ultimo commando terrorista é stato bloccato e distrutto. Rendere impossibile l'afflusso di rinforzi e rifornimenti ai criminali qaedisti presenti nel paese é una maniera molto efficace di rendere le loro cellule sempre più sconnesse e incapaci di coordinarsi e organizzarsi.
Intanto nel week-end il Presidente siriano Bashir Assad ha rilasciato una lunga e dettagliata intervista al canale televisivo tedesco ARD nella quale ha pubblicamente accusato l'amministrazione Usa di Barack Obama di essere "pesantemente coinvolta" nel fomentare la violenza fondamentalista contro lo Stato e il popolo siriano per miopi calcoli di guadagno politico definendo la condotta della Casa Bianca "atto di terrorismo". Assad ha anche pubblicamente silurato ogni opzione di "cambio di regime" o dimissioni come caldeggiato dal Segretario di Stato Clinton a Ginevra, ricordando di avere ricevuto la fiducia della popolazione tramite il recente referendum costituzionale e le ancora più vicine elezioni politiche, con cui la cittadinanza ha accettato il piano di riforme istituzionali e democratiche ormai in corso da diversi mesi.
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3 commenti:

  1. Bravi!
    Ma resta da capire il disorientamento iniziale e la scarsa efficienza dei servizi, avessero avuto una mano da parte iraniana e russa in tal senso sin dall'inizio sarebbe stato meglio.
    Lasciamo perdere i bravissimi cubani che sono affecendatissimi in Venezuela ed America Latina...non per niente i cubani furono addestrati dai tedeschi dell'est oltre che dal KGB e dal GRU.
    Ivan

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