martedì 10 luglio 2012

Tre morti ad Awamiyah dopo l'arresto dello Sceicco sciita Nimr al-Nimr!

Dimostrazioni contro il corrotto regime saudita hanno infiammato le province orientali del Golfo Persico per tutto il week end prolungandosi anche nella giornata di ieri, risultando nell'assassinio di tre manifestanti da parte della sbirraglia di Re Saoud, segnando una nuova intensificazione degli scontri dopo un periodo di relativa calma. Motivo delle proteste é stato l'arresto dello Sceicco Nemr al-Nemr, faro e leader della comunità sciita, attaccato e rapito ad Awamiyah dopo che nella giornata di venerdì aveva messo in guardia le autorità saudite durante il suo sermone.
La gente di Awamiyah, città della Provincia di Qatif teatro di proteste fin dall'anno scorso, ha reagito alla provocazione del regime sfidando ancora una volta il coprifuoco saudita e scendendo in piazza per dimostrare il proprio sdegno verso il blasfemo atto di repressione che cerca di colpire la comunità sciita attraverso i suoi rappresentanti religiosi; forze anti-sommossa saudite hanno quindi attaccato il corteo sparando ad altezza d'uomo e uccidendo Akbar Hassan Shakhouri e Mohammed Redha Felfel più una terza persona non ancora identificata.
Negli ultimi mesi si sono moltiplicati i segnali di stress e debolezza interna del regno di Casa Saoud, che si prepara a vivere una devastante crisi interna per la mancanza di eredi chiari e diretti alla successione al trono, per l'insofferenza della popolazione a un regime sempre più autoritario e corrotto e per le spinte centrifughe diffuse ormai non solo nell'Est sciita ma anche nelle province occidentali che costituivano il Regno di Hiyaz, dove si trovano peraltro i luoghi sacri musulmani di La Mecca e Medina, quest'ultima recentemente teatro di dimostrazioni pubbliche anti-Saoud.
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