venerdì 17 agosto 2012

Il Clan Al-Miqdad cattura un importante capo terrorista wahabita nel centro della capitale Beirut!

Sempre più dura la vita in Libano per i sostenitori e fiancheggiatori dei terroristi mercenari attivi in Siria: come se non bastassero le operazioni militari e di intelligence volte a interrompere l'inflitrazione di militanti e il transito di armi e rifornimenti attraverso il confine adesso ci si sono messi anche i clan sciiti della Bekaa che, per ottenere il rilascio di Hassan Al-Miqdad (dirigente bancario residente in Siria per lavoro, rapito dai qaedisti) si sono messi a sequestrare e tenere in ostaggio "come contropartita" sostenitori dei criminali anti-Assad, servi di Riyadh, Doha e Ankara.

Come annunciato nell'articolo precedente, i portavoce del Clan Al-Miqdad avevano annunciato la rivelazione di "un ostaggio del tutto particolare" e puntualmente la sua identità é stata rivelata: si tratta di Mohammad Abdel Sleiman, portavoce dei terroristi wahabiti che é stato preso in consegna dalle tribù sciite nel pieno centro di Beirut, dove pensava erroneamente di essere al di là del loro raggio d'azione.

Anche le dichiarazioni di questo nuovo prigioniero implicano sempre più profondamente l'alleanza "14 Marzo" dei partiti filosionisti e filoamericani guidati dal mezzo-saudita Saad Hariri nel sostegno e nel finanziamento dei terroristi estremisti in Siria. Un sostegno che si era già notato nel pesante coinvolgimento dei partiti di minoranza nel suscitare violenze settarie e fomentare l'instabilità nella cittadina di Tripoli Siriaca.
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