martedì 23 ottobre 2012

A Beirut torna la calma mentre Hariri piange su una grandissima occasione politica sprecata per fretta e rivalità interne!!

E' tornata la calma a Beirut dopo che la gazzarra suscitata dapprima da Saad Hariri ha rischiato di degenerare nel caos quando alcuni luogotenenti come Nadim Koteish hanno cercato di "superare a destra" il leader-travicello mezzo saudita di Al-Mustaqbal e della Alleanza 14 Marzo improvvisando un attacco al Grand Serail che é stato respinto dall'Esercito Libanese.

Bisogna ringraziare l'Esercito, l'Armee Libanaise che ha consentito di placare le violenze degli esaltati con un minimo tributo di sangue e che, obbediente ai suoi doveri costituzionali, ha garantito la sopravvivenza del Diritto e della Legge di fronte al caos organizzato dai maldestri 'apprendisti stregoni'.
Qaedisti scatenati in Libano, sono questi i nuovi "amici" di Hariri e Koteish...
Secondo molti analisti politici Al-Mustaqbal ha compiuto un vero e proprio "suicidio politico" presentandosi come il partito della violenza di piazza e dei torbidi, minando severamente le proprie chance di vedersi favorire alle urne da tutti i gruppi che non hanno interesse a tornare al terrore della guerra civile; secondo alcuni, addirittura, l'Alleanza 14 Marzo rischia di "cessare letteralmente di esistere".

Fare leva sull'attentato esplosivo di Ashrafiyeh per costringere Najib Mikati alle dimissioni e conseguire una posizione in un Governo di larghe intese sarebbe stato più ricompensante per Hariri e soci, ma l'insistenza dei fanatici nel ricorrere alla violenza e alla prova di forza ha dimostrato quanto inconsistente e debole sia la leadership del Renzo Bossi libanese ancora una volta in maniera tragica e preoccupante.
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