sabato 20 ottobre 2012

La Siria tronca i collegamenti energetici con Turchia, Giordania ed Egitto e si rivolge all'Iran per le sue necessità

In un importante sviluppo della crisi siriana il Governo di Damasco ha annunciato di avere ormai del tutto scollegato il paese dagli elettrodotti Turchi ed Egiziani (che passavano attraverso la Giordania) rivolgendosi unicamente all'Iran (tramite il vicino Irak) quale fornitore di energia elettrica.

La mossa, che rafforza la stabilità energetica siriana e stringe ancor di più i legami che attraversano i paesi dell'Asse della Resistenza, mette al sicuro il paese da ricatti da parte di Ankara e anche del Cairo, dove la Presidenza egiziana, pur senza sbilanciarsi eccessivamente, ha mostrato di prediligere una soluzione all'insorgenza terrorista che preveda comunque un 'regime change' morbido e negoziato.

Intanto la Russia di Putin ha annunciato che acquisterà in blocco la produzione petrolifera siriana (pur non avendone alcun bisogno essendo un esportatore netto di gas e idrocarburi), concedendo così un importante aiuto al suo più fidato alleato mediorientale, la cui economia é stata gravemente colpita dalle attività delle bande armate wahabite sostenute da Riyadh, Ankara e Doha.
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