giovedì 27 dicembre 2012

237 militari sionisti si sono tolti la vita negli ultimi mesi: schifo e disgusto per le stragi di civili portano le SS di Tel Aviv al suicidio!

Ben 237 militari sionisti negli ultimi mesi hanno preso l'arma di ordinanza, si sono messi la canna in bocca o alla tempia e hanno tirato il grilletto: questo il resoconto spietato del 'leak' dal Ministero della Guerra di Tel Aviv pubblicato ieri sulla testata "Haaretz". La 'gola profonda' che ha rivleato la notizia purtroppo é stata individuata dalla polizia segreta sionazista ed é stata arrestata.
La stessa fonte riferiva che il numero dei suicidi (circa 40 al mese nel decennio 1990-2000) ha subito una brusca impennata nell'ultimo decennio, a causa dell'esplodere della Seconda Intifada e dell'intensificarsi delle operazioni militari contro il Ghetto di Gaza. Come i nazisti idearono le camere a gas per porre un argine all'ondata di suicidi tra le unità delle SS ('Einsatzgruppen') inizialmente incaricate di mitragliare gli Ebrei rastrellati nei territori conquistati i generali sionisti cercano di rendere sempre più "anestetizzate" le operazioni militari che comportano stragi di civili, ad esempio usando jet e droni anziché elicotteri e fanteria (reparti che per loro natura possono vedere 'meglio' l'effetto dei colpi delle loro armi sulle vittime.
Il dato spiega ed esmplifica benissimo la decadenza dell'esercito israeliano, un tempo adeguato praticante e conoscitore della guerra manovrata, degradatosi nel corso degli ultimi 30 anni in forza di polizia militarizzata abituata a incrudelire vilmente contro popolazioni civili: vecchi, donne, bambini indifesi. Tale rilassamento operativo (e conseguente crollo del morale e dello spirito di corpo) viene a cadere in un momento critico in cui per la prima volta in decenni Israele ha bisogno di rafforzare la presenza militare a un confine considerato 'tranquillo' fino a quando regnava Mubarak: quello con l'Egitto.

E' di questi giorni che una terza 'Ugdah' (='Brigata') di truppe sioniste é stata spostata dal Comando Centrale nella zona di Eilat, al confine con il Sinai egiziano.
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1 commento:

  1. E' una logica conseguenza, i militari usati per reprimere popolazioni civili o appartengono all'esigua minoranza statistica dei sadici e dei bruti, oppure risultano indelebilmente segnati dalle atrocità commesse ed una parte di loro sceglie la dignitosa uscita del suicidio, gli altri invece continuano a vivere tormentati da incubi.
    Ivan

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