giovedì 27 dicembre 2012

Ancora una volta il Presidente Omar Bashir fa il primo passo per trovare un accordo ed evitare frizioni e scontri col regime di Juba!

"Sono pronto a incontrare Salva Kiir in qualunque assise e località lui preferisca"; con queste chiare, sintetiche, terse parole il Presidente del Sudan Omar Bashir, infangato da anni di sordida propaganda occidentalista e sionista, mostra la sua prontezza, quasi la sua ansia di trovare il prima possibile un accordo col regime di Juba come raccomandato mesi addietro dall'Unione Africana, secondo uno scadenziario di date bellamente ignorate dal dittatore-cowboy spalleggiato da Netanyahu e Obama.

Il mediatore etiope Haile Mariam Desalegn non avrebbe potuto trovare maggiore disponibilità appena atterrato nella capitale Khartoum ma in Africa ormai anche i sassi sanno che non é il Sudan il problema, ma la tracotante sicumera di Salva Kiir che, sicuro dell'appoggio sionista e americano continua a rifiutare ogni occasione di appianare i contrasti con Bashir e il suo Governo.

Fino a che Tel Aviv e Washington continueranno a spalleggiare il dittatore Sud-Sudanese egli sarà sempre tentato di giocare sporchi trucchi come gli attacchi militari a tradimento, l'uso di mercenari di compagnie israeliane e americane perché asini come Salva Kiir non capiscono altro linguaggio se non quello delle bastonate. 
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