sabato 1 settembre 2012

Scandalo in Libano per la violazione al boicottaggio del regime ebraico: una boutique ha venduto borse 'made in israhell'!

In Libano il boicottaggio al regime ebraico di occupazione della Palestina non é un optional, é una legge, una legge civile e illuminata che dovrebbe essere imitata in tutta Europa e in tutto il mondo. Suona quindi ancora più strano leggere che nelle scorse settimane una boutique di moda e accessori di Hamra, abbia venduto delle borse da donna 'made in israel' fino a quando le acquirenti, notando la provenienza dell'articolo, non si sono precipitate a restituirlo chiedendo indietro i loro soldi e denunciando l'accaduto ai media locali e nazionali.

La catena responsabile della violazione del boicottaggio ufficiale è "American Eagle" e anche qui si vede quanto succubi e schiavi siano gli Stati Uniti rispetto ai voleri e alle imposizioni della lobby a sei punte, tanto da venire obbligati a distribuire nelle loro catene merci di compagnie sioniste. Ma ciò facendo la compagnia ha apertamente violato una legge libanese e speriamo che verrà pesantemente multata per questo.
Samah Idriss, attivista della campagna BDS in Libano, ha denunciato l'accaduto alle autorità competenti e sta organizzando un meeting ufficiale con rappresentanti del Governo per notificare loro ampiezza e profondità del fenomeno. La compagnia incriminata ha cercato di addurre giustificazioni per l'accaduto e ha assicurato che tutti gli articoli di quella partita di borse sono stati già ritirati da tutti i negozi della catena.
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Il Deputato palestinese Abu Halabiya: "Resistenza armata necessaria per proteggere Gerusalemme dalla giudaizzazione forzata!"

Ahmed abu Halabiya, Deputato al Consiglio Legislativo Palestinese e Capo della Commissione per Gerusalemme ha lanciato un appello perché tutte le forze della Resistenza palestinese attivino le proprie unità armate e si coordinino per portare avanti una campagna di Resistenza contro i tentativi sionisti di giudaizzare a forza la città cancellando il suo millenario carattere arabo, cristiano e musulmano.

L'opzione delle armi, ha spiegato Abu Halabiya, non deve essere scartata a priori, anzi, il ritmo delle violazioni, delle aggressioni, delle persecuzioni etnice attualmente in atto nella Città Santa di Al-Quds deve portare i gruppi della Resistenza a considerarla sempre di più.

Halabiya ha anche dichiarato che é obbligo morale degli stati della Lega Araba e dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica fornire ai Palestinesi i mezzi con cui sostenere la loro risolutezza nell'affrontare e respingere i tentativi giudaizzatori del regime di occupazione della Palestina.
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Forse oggi "importanti rivelazioni" sul destino di Imam Mousa Sadr e dei suoi due compagni di viaggio!

Durante la commemorazione del trentaquattresimo anniversario della scomparsa in Libia del suo fondatore l'attuale leader del Movimento sciita Amal (nonché Presidente del Parlamento) Nabih Berri ha dichiarato che nel corso della stessa giornata di oggi o al massimo entro la domenica "Nuovi decisivi sviluppi" verranno alla luce riguardo al fato ultimo dell'Imam Sadr e dei suoi due accompagnatori Mohammad Yacoub e Abbas Badreddin.
L'annuncio arriva dopo che il Ministro degli Esteri libanese Adnan Mansour aveva reiterato la propria convinzione riguardo al fatto che Sadr fosse ancora in vita, posizione che ha mantenuto nel corso degli ultimi mesi specialmente quando il test del DNA ha mostrato che i corpi ritrovati in una fossa comune libica non erano quelli del leader sciita e dei suoi due compagni di viaggio.
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venerdì 31 agosto 2012

La Guida Suprema Ayatollah Khamenei incontra a Teheran il Premieri siriano Al-Halaq

Ai margini dell'importante sedicesimo vertice dei Paesi Non-allineati attualmente in corso di svolgimento a Teheran il Leader Supremo Ayatollah Ali Khamenei ha ricevuto e si é trattenuto a lungo a parlare con il Premier siriano Wael al-Halqi, esprimendogli tutto il sostegno e la solidarietà della Repubblica Islamica nei confronti del suo esecutivo, del Presidente Assad e dell'eroica lotta del popolo e dell'Esercito siriano contro i mercenari wahabiti al soldo di Turchi, Sauditi e Qatarioti.

Al-Halqi si é dimostrato grato per queste dichiarazioni e si é detto convinto che l'agora del Movimento Paesi Non-allineati si rivelerà molto più fruttosa e foriera di sviluppi positivi per la situazione siriana di quella newyorchese dell'ONU, dove l'influenza di potente imperialiste e arroganti come Usa, Francia, Inghilterra e del regime sionista impedisce di fare significativi passi avanti per l'emerginazione dei militanti violenti e il ristoro della pace e della legalità.

Il Primo Ministro siriano ha altresì dichiarato che mano a mano che l'Esercito riporterà nuove e decisive vittorie contro i terroristi stranieri anche il processo di riforma delle istituzioni e democratizzazione della vita pubblica potrà proseguire e continuare a svilupparsi.
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Al-Rai e Mikati mettono in guardia il Libano dalle mire destabilizzatrici straniere!

Durante la visita alla cittadina di Rashdebbedine tenutasi nella giornata di ieri il Patriarca maronita Beshara al-Rai ha pronunciato un messaggio nel quale, rivolgendosi a tutti i Libanesi senza differenza di religione o setta li ha messi in guardia contro "le azioni e le istigazioni di quelle mani invisibili che vogliono sabotare la pace e la convivenza civile nel nostro paese per i loro interessi politici". Il messaggio ha ricevuto ancor più pognanza per il fatto di essere stato pronunciato nel Nord del paese, recentemente travagliato dagli scontri tra estremisti wahabiti e sostenitori della storica alleanza tra Libano e Siria.
Il Patriarca nel suo discorso ha menzionato la ricchezza del contributo cristiano all'evoluzione storica e culturale del Mondo Arabo attraverso tutta la propria storia e come esso sia parte viva e attiva di una ricchezza e una diversità che deve servire da antidoto e da prevenzione contro ogni tentativo di frammentazione e incitazione alla violenza. Le parole di Al-Rai sono state pronunciate a distanza di poche ore dall'appello con cui il Premier Najib Mikati ha invitato la popolazione del Nord a 'sostenere lo sforzo dei militari impegnati a riportare la calma a Tripoli e dintorni'.
Mikati ha elaborato su come grazie allo sforzo e al sacrificio degli uomini dell'Armee Libanaise molti dei responsabili delle aggressioni settarie costate quasi venti morti siano stati arrestati e verranno presto giudicati per i loro crimini e come sia possibile ora pensare a una riconciliazione generale che tenda a proteggere il Paese dalle ripercussioni delle crisi regionali. Mikati ha annunciato anche la creazione di una Alta Commissione per le Riparazioni e il Soccorso che servirà a valutare i danni inflitti durante gli scontri a proprietà private e a compensarli adeguatamente.
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Ahmed Shafiq inserito in una lista speciale del Ministero degli Interni egiziano: se tornerà in patria verrà arrestato!

 L'ex Premier dell'Era Mubarak nonché candidato presidenziale sconfitto Ahmad Shafiq é stato recentemente inserito in una lista del Ministero Egiziano che prevede il suo fermo immediato qualora si presenti ai confini del paese per entrarvi. Il provvedimento é stato preso a seguito delle indagini lanciate sul suo conto riguardo l'assegnazione irregolare di 40mila metri quadrati di demanio a un progetto speculativo voluto dai fratelli Alaa e Gamal Mubarak, rampolli dell'ex Autocrate del Cairo.

"La procura investigativa ha deciso di mettere l'ex-Generale Ahmed Shafiq nella lista dei fermandi a seguito delle sempre più incriminanti certezze sul suo ruolo nella malversazione del patrimonio pubblico", ha dichiarato l'ufficiale giudiziario Usama al-Saediy. Le accuse risalgono al periodo (ben otto anni) da lui speso come Ministro dell'Aviazione. Subito dopo la sua sconfitta elettorale Shafiq, annusando l'aria pesante, ha rapidamente abbandonato l'Egitto trasferendosi negli Emirati Arabi Uniti, sotto la protezione dei corrotti oligarchi petroliferi che ne avevano finanziato la campagna elettorale.

La cosa ironica é che, nella lista dei passeggeri da fermare, per una lentezza burocratica, figura ancora Mohammed Mursi, suo vincitore nella disfida presidenziale, attualmente proprio in viaggio diplomatico in Iran per il vertice dei Paesi Non-allineati di Teheran.
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giovedì 30 agosto 2012

L'Esercito siriano libera dozzine di civili catturati dai terroristi wahabiti, Assad ringrazia il popolo per la sua pazienza e lealtà!

Forze dell'Esercito siriano sono riuscite a sventare il tentativo di sequestro di numerose decine di civili da parte terroristi wahabiti armati e finanziati da Turchia, Qatar e Arabia Saudita; i criminali sono stati sorpresi lungo un'autostrada nei dintorni di Aleppo mentre minacciavano alcune dozzine di viaggiatori bloccati presso un fasullo posto di blocco e volevano obbligarli a seguirli; dopo uno scontro a fuoco i miliziani qaedisti sono stati uccisi o feriti e i loro ostaggi, dopo avere sentitamente espresso la loro gratitudine alle truppe di Assad, sono stati liberati.

Tra Aleppo e il suo hinterland sono registrati scontri e sparatorie ad Al-Amryeh, Izaz e nella zona di Sheik Sayeed, in particolare un quest'ultima area sono segnalati intensi scambi di fuoco e la morte di "dozzine" di criminali e terroristi. Sarebbero invece terminate con la totale 'ripulitura' dell'area le operazioni dell'Esercto ad Al-Sukkari. Nella provincia attorno alla capitale, invece, scontri sarebbero stati registrati a Misrabah, Zamalkah, Jubar e Ein Tarma.

Parlando dal Palazzo presidenziale il Capo dello Stato Bashir al-Assad ha dichiarato che la situazione militare ora é molto migliorata e non é distante il momento della completa vittoria sulle forze della sedizione straniera, "anche se sarà necessario ancora un certo periodo di lotta e sacrificio". Assad ha pubblicamente ringraziato il popolo siriano che nemmeno per un momento si é lasciato sviare dalle promesse e dalle lusinghe dei lacché dell'imperialismo e che ha dato un importante contributo alle vittorie di questi ultimi giorni.
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Doppio scacco per il regime sionista: la IAEA approva mozione contro le sue atomiche e Ban Ki-Moon vola in Iran!

Mentre in Iran é in pieno svolgimento il sedicesimo vertice dei Paesi Non-allineati, grande successo diplomatico internazionale per la Repubblica Islamica, un altro consesso internazionale ha preso una decisione le cui conseguenze sono potenzialmente disastrose per il regime dell'apartheid sionista e per la sopravvivenza del sistema di 'doppi standard' su cui finora si é basata la sua sopravvivenza politica e strategica.
L'Agenzia Atomica Internazionale (IAEA) su suggerimento di diciassette paesi membri ha infatti approvato una bozza di documento che raccomanda l'adozione di 'stringenti misure' per rendere il Medio Oriente una zona priva di armamenti nucleari; ovviamente questo obiettivo si potrebbe realizzare solamente attraverso l'eliminazione dell'illegale arsenale atomico sionista, completamente non dichiarato e tenuto nascosto per anni fino alla coraggiosa opera di denuncia del tecnico Mordechai Vanunu.
L'iniziativa é stata accolta con alte urla e strepiti dai sionisti, che hanno avuto ulteriore motivo di digrignare i denti e lamentarsi quando hanno avuto conferma che il Segretario Generale dell'ONU Ban Ki-Moon era atterrato a Teheran per prendere parte come ospite di riguardo al vertice dei Non-Allineati, assise di cui l'Iran ha appena assunto la presidenza per un periodo di tre anni.
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Sicari in motocicletta aprono il fuoco ad Awamiyah, il regime saudita adesso usa gli "Squadroni della Morte" contro gli sciiti!

E' di un morto e un ferito grave il bilancio del 'raid' omicida compiuto da tiratori motorizzati ad Awamiyah, centro della provincia orientale saudita di Qatif, e punto nevralgico della ribellione sciita contro il corrotto e autoritario regime di Re Abdallah al-Saoud. Nella notte tra martedì e mercoledì un gruppo di cittadini stava attraversando la rotonda di Al-Reef quando il pilota e il passeggero di una motocicletta arrivata a tutta velocità hanno messo mano alle pistole aprendo il fuoco contro di essi.

In seguito alle proteste dei parenti del morto e del ferito il locale portavoce della polizia, tale Tenente Colonnello Rukayti, ha 'promesso' che le forze dell'ordine 'faranno il possibile' per individuare i responsabili dell'attentato, ma nessuno si fa soverchie illusioni sull'attendibilità di tale impegno. Anzi, molti abitanti dell'Est saudita pensano che siano stati proprio poliziotti, militari o uomini del Ministero dell'Interno, a preparare e compiere l'attacco, nel tentativo di diffondere timore e paura tra i cittadini della comunità sciita.
E' ormai da oltre diciotto mesi che, sull'onda dei moti in Tunisia, Egitto, Yemen e Barhein, anche in Arabia Saudita la popolazione manifesta insofferenza per il regime di Riyadh e la sua cricca di governanti sclerotici, avidi e venduti agli interessi imperialisti e occidentali. Lo scorso 13 agosto il Ministro della Difesa svedese, Karin Enstrom, aveva definito ufficialmente l'Arabia Saudita "Una monarchia assoluta che viola regolarmente i più elementari diritti umani".
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Hamas stigmatizza il regime ebraico per la vergognosa 'sentenza' sul Caso Corrie: "Sempre più criminale la condotta sionista!"

Il Movimento musulmano di Resistenza Hamas ha condannato in termini netti e vivissimi la decisione del regime sionista di assolvere l'assassino dell'attivista americana Rachel Aliene Corrie, travolta e uccisa da un bulldozer con la 'svastica a sei punte' ormai nove anni fa, mentre pacificamente si opponeva alla demolizione di case palestinesi.

L'Ufficio Stampa di Hamas ha dichiarato: "La nostra organizzazione condanna fermamente la decisione sionista di assolvere i responsabili dell'uccisione della Corrie e la consideriamo una ulteriore offesa da unire ai crimini razzisti contro il nostro popolo e i suoi amici e alleati internazionali".

"Quest'assoluzione rappresenta un tentativo disperato di mandare un messaggio di minaccia e intimidazione ai sostenitori della Causa palestinese, prospettando loro il pericolo di venire uccisi come Rachel Corrie; chiediamo perciò a tutti i nostri alleati di intensificare le loro pressioni e la loro mobilitazione contro il regime di Apartheid sionista, in modo che quanto prima sia possibile far cessare i suoi crimini e giudicare per quelli passati i responsabili".
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mercoledì 29 agosto 2012

L'Esercito siriano sconfigge terroristi wahabiti ad Al-Hrak e Jaramana!

Nuclei di mercenari estremisti al soldo del complotto internazionale istigato da Usa e Israele contro la Siria e il legittimo Governo del Presidente Assad sono stati sloggiati e distrutti dalle cittadine di Jaramana, nei dintorni di Aleppo e di Al-Hrak, attorno a Daraa, nel Sudovest del Paese.

Oltre il 75 per cento di tutti i prigionieri catturati dalle forze regolari sono stranieri: nordafricani, europei di origine araba, ceceni e pachistani a dimostrazione di come i servizi segreti imperialisti abbiano 'spremuto' ogni possibile fonte di miliziani qaedisti wahabiti nel tentativo di rimpinguare le fila anti-Assad.
Intanto in una dichiarazione rilasciata alla stampa internazionale il Generale russo Nikolaj Makarov, Capo di Stato Maggiore delle forze armate di Mosca ha dichiarato che la Repubblica Russa non ha assolutamente alcuna intenzione di ridurre o ritirare la propria presenza militare in Siria i cui legami nei settori della Difesa sono "saldi e profondi" e non verranno certo ridotti o recisi.
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Il Ministro libanese Mansour ripete la sua convinzione che Imam Mousa Sadr sia ancora vivo e si trovi in Libia!

A sette mesi dalla sua precedente dichiarazione in merito il Ministro degli Esteri libanese Adnan Mansour, che attualmente si trova a Teheran per partecipare al vertiche dei paesi Non-allineati, ha ripetuto la propria convinzione che il fondatore del Movimento sciita Amal, il chierico Imam Mousa Sadr sia ancora vivo e si trovi in Libia dove sarebbe rimasto prigioniero per questi ultimi trent'anni sotto il regime di Gheddafi recentemente abbattuto.
La sparizione del religioso sciita di origine iraniana ha sempre costituito uno dei grandi 'misteri mediorientali' degli ultimi decenni; mistero che sembrava sul punto di venire risolto da una perizia sul DNA di alcune salme trovate in una fossa comune di oppositori di Gheddafi, che però non si sono rivelate appartenenti a Sadr o ai due accompagnatori (Mohammed Yakoub e Abbad Badreddine) che sparirono con lui durante un viaggio in Libia nel 1978.

Pur non dubitando della buona fede e della convinzione con cui Adnan Mansour sostiene la sua posizione saremmo veramente ansiosi di sapere se essa é rafforzata da elementi probanti e in quel caso, quanti e di che natura.
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Il regime sionazista ha assassinato Rachel Corrie per la seconda volta: ma lei vive e lotta per sempre nei nostri cuori!

Riposa in pace Rachel Aliene Corrie,
alle bestie che hanno offeso la tua memoria
mandando libero il tuo assassino
cercando di 'incolparti'
della tua stessa uccisione
ci penseremo noi
e mostreremo loro, carissima Rachel
tutta l'umanità e la comprensione
che loro hanno deciso di usare
nei tuoi confronti
certo oggi loro
si sentono forti
protetti dal denaro, dal potere,
dall'arroganza e dall'ingiustizia
bene,
anche Luigi XVI e lo Zar Nicola
si sentivano forti, protetti,
intoccabili
non parliamo poi di Adolf Hitler,
che é il vero padre spiriturale di Israele
e della sua classe dirigente...
sappiamo come sono finiti
Riposa in pace
Rachel Aliene Corrie,
tu hai dato tutto quel che avevi
per la Causa dell'Umanità e della Giustizia,
la tua passione e il tuo entusiasmo,
ancora e ancora
fino alla tua vita e al tuo sangue.
Che noi si possa rendere onore
al testimone che ci lasci
e che ci riesca
di far pagare ai tuoi assassini
il fio dei loro crimini
senza che lacrime,
preghiere o suppliche
possano fermare
la mano della nostra vendetta.
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I Paesi Non-allineati a Teheran prendono posizione contro sanzioni unilaterali e minaccia atomica israeliana!

"Pace duratura attraverso una Governance globale e condivisa", questo lo slogan del Sedicesimo vertice dei Paesi non-allineati che entrerà oggi nel vivo nella capitale iraniana Teheran: inaugurato ufficialmente a inizio settimana esso ha già registrato l'assenso di tutti i delegati partecipanti sul tono e i contenuti della dichiarazione d'apertura che ha sottolineato l'illiceità di sanzioni unilateralmente proclamante al di fuori dell'ambito dell'ONU, la necessità di una profonda riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e la gravità della situazione nella Palestina occupata.
Un altro punto evidenziato dalla dichiarazione d'apertura approvata a Teheran riguarda la necessità di un completo disarmo nucleare in Medio Oriente (il che richiederebbe ispezioni ONU a Dimona e la distruzione della riserva di ordigni atomici del regime sionista). Il dibattito che ha visto la stesura e l'approvazione del documento ha coinvolto oltre 50 Ministri degli Esteri convenuti a Teheran ed é stato ritenuto un grande successo diplomatico dell'Iran contro i tentativi Usa e sionisti di isolarlo internazionalmente.

La Repubblica Islamica, inoltre, si prepara ad assumere la presidenza del Movimento dei Non-Allineati, che manterrà per i prossimi 3 anni: i paesi Non-allineati sono il più forte blocco di votanti all'ONU e ne sarebbero certo la forza predominante se le Nazioni Unite fossero organizzate secondo criteri di effettiva democrazia.
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martedì 28 agosto 2012

Clamorosa connection tra Libano ed Egitto: il fascista mafioso Samir Geagea istiga i Copti contro il Presidente Mursi a suon di 'mazzette'!

Una denuncia formale é stata sporta presso la Procura egiziana per la Sicurezza dello Stato contro l'ex-parlamentare dell'Era Mubarak Mohamed abu Hamed riguardo suoi tentativi di istigare manifestazioni e disordini contro la figura e la legittimità del Presidente Mohamed Mursi, esponente del Partito di Libertà e Giustizia risultato vincitore lo scorso giugno delle prime elezioni presidenziali della Storia del paese.

 Latore della denuncia un cittadino di nome Mahmoud Abdelrahman che, nel suo esposto contro il politco lo ha formalmente accusato di avere percepito fondi illegali trasferitigli dal capo falangista libanese Samir Geagea, già carcerato condannato all'ergastolo per i suoi crimini negli anni '70 e '80, liberato nel corso della gazzarra organizzata dal Dipartimento di Stato Usa dopo l'assassinio di Rafik Hariri a opera del Mossad.

Scopo di Geagea (che evidentemente ha agito su impulso di Tel Aviv e Washington) era quello di istigare la minoranza Copta contro Mohamed Mursi e il suo partito, in maniera da dare adito ai propagandisti sionisti e imperialisti per accusare la Fratellanza Musulmana di 'perseguitare i cristiani' (vecchio gioco quando si tratta di diffamare un paese musulmano che non obbedisca di 'diktat' occidentali).

Parte del complotto avrebbe anche coinvolto il magnate televisivo Tawfiq Okasha, noto per le sue posizioni anti-Mursi e anti-Ikhwan.
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F-16 sionazisti colpiscono obiettivi civili nel Nord della Striscia di Gaza nell'ennesimo atto di pirateria aerea israeliana!

Un breve aggiornamento dalla Striscia di Gaza, soggetta ormai da oltre cinque anni al disumano assedio sionazista che l'ha ridotta a un ghetto perennemente sull'orlo della catastrofe umanitaria, perdipiù soggetto ai raid e ai bombardamenti privi di alcuna giustificazione che non sia il sadismo e la crudeltà dei militari con la stella di davide, la 'svastica del ventunesimo secolo'.

Apparecchi da guerra delle forze del regime ebraico sono stati scatenati nella nottata di ieri contro obiettivi civili nel Nord dell'enclave costiera, ferendo numerosi abitanti delle zone colpite. Questo é il primo attacco in forze dopo il carosello di bombardamenti che a giugno scorso uccise oltre una dozzina di civili palestinesi e risultò nel ferimento di parecchie altre decine.
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L'Esercito libanese arresta diciotto miliziani wahabiti a Tripoli Siriaca e sequestra due camion carichi di armi!

Abbandonate finalmente le titubanze e le incertezze dei giorni scorsi sembra che le forze dell'Armee Libanaise a Tripoli Siriaca abbiano iniziato a prendere i provvedimenti necessari per ristabilire la calma nella metropoli settentrionale, teatro la scorsa settimana di scontri cruenti tra i fanatici wahabiti solidali coi terroristi attivi in Siria e gli Alawiti e i sostenitori del Presidente Assad del Partito Arabo Democratico e del Partito Socialista della Nazione Siriana. Abbandonato il contegno neghittoso e i timori di prendere provvedimenti 'politicamente impopolari' i militari hanno arrestato diciotto estremisti sunniti nell'area di Al-Zahria, sequestrando loro ben due camion carichi di ogni genere di arma: dai fucili automatici ai mitra fino a lle bombe a mano, mitragliatrici pesanti, lanciagranate RPG e razzi 'Energa'.

Gli arrestati secondo quanto comunicato dall'ufficio stampa dell'Armee, sarebbero già stati consegnati alle autorità giudiziarie per il processo: tra gli addebiti elevabili contro di loro vi sarebbe la costituzione di banda armata, il traffico d'armi, condotta sediziosa, tentato omicidio e resistenza alle autorità. Durante le operazioni di arresto e sequestro delle armi tre militari sarebbero stati feriti, fortunatamente in maniera non grave. Almeno una parte degli arrestati non sarebbero di nazionalità libanese ma farebbero parte del 'caravanserraglio' di estremisti wahabiti suscitato e foraggiato da sponsor turchi, sauditi e qatarioti per combattere contro il legittimo Governo siriano.

Negli scontri di questi ultimi giorni, comunque, la superiore organizzazione dei partiti e delle milizie pro-Assad, e la strategica collocazione del quartiere alawita di Jabahl Mohsen (situato in posizione dominante sulle alture che dominano Tripoli Siriaca, direttamente collegato alla regione prevalentemente alawita dell'Akkar) hanno fatto sì che il più alto tributo di sangue sia stato pagato dai sunniti estremisti che hanno cercato inutilmente, a più riprese, di darvi l'assalto, venendo respinti ogni volta.

Spulciando nel nostro archivio di materiali siamo riusciti a rinvenire una piccola "perla", un documento della primavera 2011 firmato da un tale professor Hilal Khashan per il 'Middle East Quarterly'. L'autore, prima di lanciarsi in una disamina piuttosto raffazzonata e imprecisa della storia dei movimenti sunniti estremisti a Tripoli e nel Nord del Libano si prendeva l'incomodo di confutare e ridicolizzare l'affermazione di Rifat Eid del Partito Arabo Democratico che la città stesse venendo pian piano trasformata da agenti stranieri con aderenze nel mondo wahabita in una sorta di 'Kandahar libanese'.

Ovviamente, come tutte le produzioni ideologicamente motivate dei 'think tank' neoconservatori e imperialisti anche il 'pezzo' di Hilal Khashan si é rivelato, fantozzianamente, una "cagata pazzesca" mentre l'allarme lanciato dal leader alawita tripolino oltre un anno fa era puntuale e profetico! Il 'professor' Khashan farebbe meglio ad abbandonare la sua cattedra e dedicarsi alla coltura di ceci e pistacchi.
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Bestiale accanimento sionista: padre di prigioniero palestinese liberato muore prima di poter riabbracciare suo figlio!

Il padre dell'ex prigioniero politico palestinese Zaher Jabarin é morto nella città occupata di Gerusalemme/Al-Quds mentre era in attesa del benestare del regime ebraico di occupazione per potersi spostare in Giordania a incontrare per la prima volta dopo la sua liberazione il figlio. Ali abu Zaher Jabarin (padre dell'ex detenuto) aveva fatto presente nella sua richiesta di visto d'espatrio le proprie precarie condizioni di salute e probabilmente proprio per questo i crudeli burocrati di Tel Aviv hanno rinviato la concessione dello stesso alle calende greche.

Ali abu Zaher attendeva il permesso di attraversare il varco di confine di Karama per raggiungere Ariha dove lo aspettava il figlio, il quale, dopo essere stato liberato grazie alla grande vittoria di Hamas che costrinse l'occupazione sionista a liberare oltre mille detenuti politici palestinesi in cambio del rilascio dell'Ebreo francese Gilad Schalit (catturato dai miliziani della Resistenza mentre si apprestava coi suoi complici ad aggredire la Striscia di Gaza), era stato trasferito in Qatar per timore di un suo nuovo arresto da parte del regime ebraico, che già poche settimane dopo lo scambio aveva iniziato a venire meno ai patti sottoscritti. Zaher Jabarin, quarantasettenne, era stato condannato da una corte sionista all'ergastolo più trentacinque anni di carcere per le sue legittime attività di Resistenza contro gli invasori della Palestina.

L'associazione Ahrar per i Diritti dei prigionieri politici palestinesi ha comunicato che Sami Jabarin, figlio di Ali abu Zaher e fratello del prigioniero liberato é stato arrestato dalle forze sioniste di occupazione due settimane fa e non potrà per questo presenziare alle esequie del padre.
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lunedì 27 agosto 2012

I miliziani di David Yau Yau massacrano oltre venti soldati di Salva Kiir nel Sud-Sudan, lo Jonglei sta nuovamente per esplodere?

A mesi di distanza dalle stragi etniche tra Murle e Lou Nuer, che sono costate migliaia di morti e centinaia di migliaia di profughi nella poverissima regione sud-sudanese dello Jonglei, un nuovo fatto di sangue arriva a ricordarci che, nello Stato artificiosamente creato per servire gli interessi sionisti in Africa Orientale, la tensione é sempre altissima e basta un nonnulla per fare esplodere, più feroci e violente di prima 'rese dei conti' tra signori della guerra pazzoidi e sanguinari.
Questa volta le vittime sono stati 24 'militari' delle forze armate di Juba (in realtà gli stessi miliziani indisciplinati, avvezzi allo stupro e al saccheggio che seguivano il 'warlord' Salva Kiir, divenuto 'Presidente' per meriti filosionisti) che sono caduti come salami nell'agguato teso loro dai seguaci di David Yau Yau, che li hanno sgozzati come capretti. Oltre ai ventiquattro morti le 'forze armate' sud-sudanesi lamentano anche diciassette 'dispersi' (sulla cui permanenza in vita non ci sentiremmo di scommettere nemmeno il proverbiale soldo bucato).
 David Yau Yau é un altro 'warlord' sud-sudanese che, dopo aver condotto le sue campagne di terrore per conto di Washington e Tel Aviv, bene ingrassato dai fondi della CIA e rifornito di armi dai trafficanti della mafia ebraica ucraina e dal Mossad, ha deciso di darsi alla macchia quando ha capito che Salva Kiir voleva marginalizzarlo ed escluderlo dalla gestione del potere. In un primo momento le 'autorità' di Juba hanno cercato di sminiuire il massacro imputandolo a 'gruppi di etnia Murle' ansiosi di vendicare la repressione condotta dall'Esercito per soffocare la lotta tra essi e i Lou Nuer (come se la cosa potesse essere in qualche modo meno grave) ma analisti politici locali hanno smentito questa tesi indicando come la dinamica degli eventi mostri chiaramente i segni di un atto di ribellione programmata e non un inconsulto gesto di vendetta.
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Anche il Presidente Assad incontra l'iraniano Boroujerdi, l'agenda siriana al centro del prossimo vertice di Teheran!

Dopo il Presidente del Parlamento Jihad al-Laham e il Vicepresidente Farouk al-Sharaa (che qualche imbecille di Al-Arabiya e Al-Jazeera giorni addietro aveva dato come 'disertore') anche il Presidente Bashir al-Assad ha incontrato il Segretario del Comitato Parlamentare Iraniano per la Politica Estera e la Sicurezza Nazionale, Alaeddin Boroujerdi, latore di un messaggio di solidarietà e incoraggiamento per il Governo, il Popolo e le Forze armate siriane, impegnate in questi giorni in una fase 'cruciale ed eroica' (parole dello stesso Assad) della lotta contro i mercenari wahabiti assoldati da Turchi, Sauditi e Qatarioti.
Argomento centrale delle discussioni tra i due, ovviamente, sono stati i progressi dell'azione armata attorno ad Aleppo e in altre zone del paese, dove sembra ormai che i principali centri di comando e coordinamento delle formazioni armate istigate contro la Repubblica Araba Siriana siano stati schiacciati e distrutti. Assad ha tenuto a sottolineare che ormai tutti i Siriani, anche quelli che politicamente o ideologicamente non si riconoscono nel suo partito o nel suo Governo, hanno capito che la posta in gioco é l'indipendenza e l'autonomia del paese e quindi appoggiano le forze armate nella loro lotta contro i miliziani estremisti.

Boroujerdi ha menzionato ad Assad le recenti dichiarazioni rilasciate lo scorso sabato dal Vicepresidente iraniano Rahmin Mehmanparast che ha anticipato come sia intenzione della Repubblica Islamica mettere l'agenda siriana al centro del prossimo vertice del Movimento dei Paesi Non-Allineati, che si é aperto proprio nella capitale Teheran. Il Ministro degli Esteri iraniano Ali Akbar Salehi ha inoltre anticipato che la proposta iraniana sarà basta sui sei punti del piano di pace elaborato da Kofi Annan, definito "una ottima iniziativa, realistica ed equilibrata" che non ha incontrato il successo che meritava da subito solo per l'ostinazione degli sponsor dei terroristi e dei loro manovratori internazionali di cercare una 'soluzione armata' che era totalmente al di là delle scarse capacità militari dei loro burattini qaedisti.
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Si é aperto a Teheran il sedicesimo vertice dei Paesi Non-Allineati, apprezzamento dei Palestinesi per l'attenzione e il sostegno iraniano alla loro Causa!

Si é ufficialmente aperto nella capitale della Repubblica Islamica il sedicesimo vertice dei Paesi Non-Allineati, che durerà fino a venerdì 31 agosto. Nel suo discorso inaugurale il Ministro degli Esteri Ali Akbar Salehi ha messo in guardia i paesi occidentali e imperialisti dal prendere a pretesto 'Diritti Umani' e altre giustificazioni per intervenire proditoriamente (spesso con la forza militare, diretta o indiretta) nelle arene geopolitiche che stanno cercando nuove sistemazioni maggiormente rispondenti alle aspirazioni e alle aspettative dei loro abitanti, il riferimento alle ingerenze europee e americane in Nordafrica e Medio Oriente é chiaro e lampante.

Il meeting comprenderà riunioni e tavole rotonde su argomenti specifici e tecnici come Economia, Cultura, Società e Ambiente e produrrà un documento finale in tre parti e 688 punti che sarà un'importante testimonianza della transizione del pianeta dall'era della prepotenza globale dell'unica 'superpotenza' (durata circa una ventina d'anni, dal crollo dell'URSS nel 1991 al primo decennio del Duemila) verso una nuova struttura 'multipolare' dove il ruolo di potenze regionali e di continenti una volta schiacciati sotto dittature e regimi compiacenti a interessi stranieri sarà esaltato e magnificato.
A margine della giornata di apertura é bello verificare l'apprezzamento e la gratitudine registrata per le strade di Gaza assediata da una troupe dell'iraniana PRESSTV che ha raccolto le testimonianze di semplici cittadini come quelle di autorevoli commentatori politici che hanno riconosciuto l'importanza del costante, generoso e assolutamente disinteressato sostegno iraniano alla lotta e alle rivendicazioni dei Palestinesi perseguitati e oppressi dal regime di occupazione ebraica.
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Sono arrivati in Cisgiordania gli attivisti di 'Welcome to Palestine'! La lobby sionista internazionale battuta dagli amici della Palestina!

Esattamente dieci giorni fa avevamo dato notizia del tentativo sionista di impedire a un gruppo di trecento attivisti internazionali (francesi, spagnoli, inglesi, americani e di altre nazionalità) di raggiungere per via aerea amman e da lì procedere via terra per entrare nella Cisgiordania occupata attraverso uno dei varchi di confine col reame ascemita; con puntualità e precisione facevamo notare come il regime ebraico di occupazione della Palestina non avesse ALCUN DIRITTO di interferire nei legittimi spostamenti di cittadini stranieri (non che questo lo abbia dissuaso nel passato da intervenire, con vigliacchi ricatti economici, con ridicoli piagnistei politici o addirittura con atti di pirateria internazionale per cercare di impedire l'estensione della giusta solidarietà internazionale col popolo palestinese oppresso e perseguitato).
Questa volta però anche la tentacolare lobby sionista internazionale si é dovuta arrendere e i membri della comitiva "Welcome to Palestine" sono riusciti non soltanto ad arrivare in Giordania ma nella giornata di ieri, domenica 26 agosto, hanno attraversato il posto di confine di Al-Karama, entrando nella West Bank. Scopo della comitiva, come spiega Issa Amro (foto sopra), Coordinatore di 'Youth against Settlements' é di dare la massima esposizione mediatica internazionale ai continui crimini compiuti da fanatici coloni giudei armati e dai militari sionisti schierati a difendere i loro insediamenti illegali e condurre una campagna mediatica per la rimozione delle colonie e la libertà di circolazione e movimento per tutti i Palestinesi.

Per tutta la settimana entrante i membri della delegazione internazionale visiteranno i luoghi delle più gravi violazioni (furti di terra, appropiazione di risorse idriche, incendi e devastazioni di proprietà agricole, attacchi vandalici...) dal Sud di Al-Khalil fino alla Cisgiordania settentrionale.
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Bobby Gillespie dei 'Primal Scream' condanna i crimini sionisti contro i Palestinesi e il sostegno angloamericano a Tel Aviv!

Il celebre cantante rock scozzese Bobby Gillespie, fondatore della band 'Primal Scream' nel corso di un confronto con giornalisti britannici ha voluto esplicitamente (e non per la prima volta) condannare le politiche del regime ebraico di occupazione della Palestina, definendole 'criminali e genocide'.

Gillespie ha tenuto a sottolineare come l'oppressione e la persecuzione subita dai Palestinesi costituisca "uno dei più gravi casi di crimine contro l'umanità della storia recente", in particolare perché si tratta di un crimine che prosegue ininterrotto da oltre sessanta anni. "Negli ultimi dieci, poi, la situazione se possibile é anche peggiorata".

Gillespie non ha mancato di notare come la condotta israeliana non sarebbe minimamente possibile senza l'acquiescienza e il sostegno dei paesi occidentali, in primo luogo Usa e Gran Bretagna. Il musicista ha concluso dichiarando la propria intenzione di organizzare un evento musicale a favore della popolazione civile di Gaza, in particolare dei bambini, soggetti da anni al disumano assedio sionista.
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domenica 26 agosto 2012

Razzi dal ghetto di Gaza distruggono installazioni sioniste illegali: ancora una volta 'Iron Dome' non intercetta un cazzo!

Una raffica di tre razzi da 122mm lanciata dalla Striscia di Gaza assediata da un'organizzazione di Resistenza armata palestinese é piovuta stamane sulla colonia sionista di Sderot, uno dei molti 'accampamenti' di fanatici giudei armati con cui il regime ebraico di occupazione della Palestina cerca di 'metastasizzarsi' in una terra che non lo vuole e non lo accetta.
I razzi palestinesi hanno colpito capannoni industriali causando gravi danni materiali e ferendo due coloni fanatici che sono stati trasportati in ospedale. Ancora una volta il pleonastico, costosissimo 'Macchinario di Rube Goldberg' conosciuto come Sistema Iron Dome ha fatto cilecca, dimostrando la bontà delle nostre critiche precedentemente espresse in merito. Consigliamo agli estimatori di israhell della casta a sei punte italiana di dotarsi di più pratici (e certamente più efficaci) 'Iron Dome Personali' come quelli raffigurati in foto.
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Terroristi wahabiti scacciati da Aleppo vengono sconfitti anche a Manbij! Damasco riceve l'Iraniano Bouroujerdi!

Dopo avere pressoché bonificato la maggior parte di Aleppo dalla presenza di cellule armate wahabite il fulcro degli scontri nel Nord della Siria si é spostato nella provincia circostante la grande città; in particolare nelle ultime ore una considerevole concentrazione di miliziani stranieri é stata circondata e distrutta da reparti dell'Esercito nella cittadina di Manbij.
Intanto a Damasco il Segretario del Comitato Parlamentare Iraniano per la Politica Estera e la Sicurezza Nazionale, Alaeddin Boroujerdi, ha portato la solidarietà umana e politica della Repubblica Islamica e dei suoi leader al Governo legittimo siriano, incontrando sia il Presidente del Parlamento siriano Mohammad Jihad al-Laham sia il Vicepresidente Farouq al-Sharaa, che la sciocca propaganda imperialista qualche giorno fa voleva gabellare come disertore.
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In Libano i sunniti moderati si distanziano dai wahabiti e dai loro burattinai sauditi e turchi, intanto israele mesta nel torbido!

Sembra, finalmente, che l'intervento deciso dell'Armee Libanaise, gli arresti a catena nelle file degli estremisti wahabiti delle borgate di Bab al-Tabaneh e Qobbeh e il sequestro di considerevoli quantitativi di armi e munizioni tra cui lanciagranate RPG e razzi 'Energa' sia riuscito a porre un freno alla spirale di violenza che in questi ultimi giorni ha causato almeno 16 morti e oltri 120 feriti nella città di Tripoli Siriaca.
Un interessante sviluppo politico é dato dalla sempre più netta presa di distanza della comunità sciita moderata dalle posizioni dei partiti dell'Alleanza 14 Marzo (guidata dal mezzo saudita Saad Hariri, il Renzo Bossi libanese) considerati ormai troppo compromessi con estremisti violenti e manovrati dall'Estero, interessati a far precipitare il paese nel caos e nella violenza per i loro interessi settari senza pensare alle sofferenze della popolazione civile anche sunnita. Illuminanti in merito le parole dello Sceicco Mohammed al-Khodr, che potete ascoltare nel video di PRESSTV dal minuto 1:47 in avanti.
Il primo che potrà beneficiare di questo 'scollamento' della comunità sunnita moderata dai partiti filosionisti e filosauditi sarà certamente il Premier attuale Najib Mikati (sunnita sostenuto da Amal, Hezbollah, dai Cristiani di Aoun e dall'SSNP, tutte formazioni filosiriane e filo-Assad) che avrà buon gioco a proporsi come il politico sunnita difensore della sicurezza, dell'ordine e dell'autorità dello stato contro lo 'sfascismo' e il 'tanto peggio tanto meglio' di Hariri e complici.
Intanto, forse tentando di approfittare del caos nel Nord per spiare le postazioni e le installazioni di Hezbollah, un drone sionista 'Heron' é stato individuato mentre violava lo spazio aereo libanese (in aperto spregio della Risoluzione ONU 1701) presso Kfar Kila e sorvolando poi Riyaq, Baalbek e al-Harmel prima di tornare verso la Palestina occupata all'altezza di Rmeish.
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